Sabato 4 ottobre alle ore 17.00 a Milano presso il Circolo Il Guado, Via Soperga 36, angolo Viale Brianza (per informazioni, [email protected] oppure chiamare 347.7345323) presentazione dell’ultimo libro di Vincenzo Patanè: “L’estate di un ghiro. Il mito di Lord Byron” attraverso la vita, i viaggi, gli amori, le opere, un saggio biografico che ricostruisce l’eccezionale personalità del grande scrittore inglese (dall’energia vitale che lo contraddistinse al bisogno di trasgressione, dagli innumerevoli amori alla lotta per l’indipendenza italiana e greca) e la società in cui visse, che si scandalizzò per i suoi comportamenti eppure fu conquistata dal suo straordinario fascino. Presenterà l’incontro Gianni Geraci.
Scheda editoriale
Il libro di Vincenzo Patanè è un libro insolito e importante, perché fa il punto sul caso Byron riannodandone tutte – davvero tutte! – le fila con pazienza e competenza, e non senza umorismo. Masolino d’Amico
A distanza di due secoli, l’amore che Lord Byron provò per l’Italia non è pienamente ricambiato: le traduzioni italiane delle sue opere sono rare così come i saggi su di lui. Eppure, attualmente il suo mito gode di ottima salute e in tutto il mondo sono moltissimi i byroniani sfegatati, tanto che si può dire che pochi personaggi, e non solo in ambito letterario, vantino un numero così alto di appassiona- ti e di collezionisti. Così ora entusiasma più che mai nella figura di Byron il difensore della libertà delle nazioni e degli uomini, in particolare i poveri e gli indifesi, l’amore e il rispetto per la natura e gli animali, la passio- ne per il viaggiare immergendosi in nuove realtà, l’anticonformismo, il vitalismo erotico, l’aspra criti- ca verso il cinismo dei potenti legati solo alla logica del profitto e dei proprî interessi personali. In primis, il merito naturalmente è delle sue opere letterarie, ma i più rimangono conquistati dalla figura potente e dalla vita emozionante di un personaggio seducente come pochi grazie a qualità non comuni: l’energia vitale, il coraggio, il narcisismo, il mettersi continuamente in discussione, la forza di sfidare l’opinione pubblica e soprattutto la sua personalità schietta e mai incline all’ipocri- sia, lacerata da contraddizioni talora stridenti ma anche incredibilmente umane. Vincenzo Patanè ricostruisce la figura del grande scrittore inglese attraverso le opere, i diari e le let- tere, molte delle quali inedite in Italia. Diviso in sedici capitoli, arricchiti da numerose note e appen- dici, L’estate di un ghiro. Il mito di Lord Byron attraverso la vita, i viaggi, gli amori, le opere è un saggio biografico non romanzato, ma puntuale e circostanziato. Un’appendice racconta le vicissitu- dini e i contenuti del Don Leon – un’opera anonima dell’Ottocento, mai tradotta in Italia, spaccia- ta per un finto diario dello scrittore – estremamente intrigante per il suo carattere licenzioso (in pas- sato è stata più volte censurata o addirittura distrutta per oscenità). Ne risulta un profilo esauriente che affronta con profondità ogni aspetto della personalità dello scrit- tore – dall’entusiasmo ferino per la vita alla trasgressività, dall’esigenza di fuga verso l’esotico all’in- teresse per la vita mondana, dagli innumerevoli amori (femminili e maschili) alla lotta per l’indipen- denza italiana e per quella greca, per la quale si sacrificò – nonché della società in cui visse, che si scandalizzò per i suoi comportamenti inaccettabili, per i quali lo esiliò, ma che pure fu conqui- stata dal suo straordinario fascino.
Vincenzo Patanè – nato ad Acireale, ma napoletano per essenza e per cultura – insegna Storia dell’Arte a Venezia. Ha pubblicato numerosi libri, tra i quali 100 classici del cinema gay. I film che cambiano la vita (Cicero 2009) e Oasi gay. Miti & titani della cultura omosessuale e lesbica (Cicero 2010) e il saggio “L’omosessualità nel Medio Oriente e in Nord Africa”, in Vita e cultura gay. Storia universale dell’omoses- sualità dall’antichità a oggi (Cicero, 2007, originariamente Gay Life and Culture: A World History, Thames & Hudson, 2006, successivamente tradotto in numerose lingue) e “L’homo sexualité et la métamorphose du mâle maghrébin”, in Masculinités maghrébines. Conceptions littéraires et cinématographiques du masculin (Rodopi, 2013). Giornalista, critico cinematografico e attivista gay, collabora da un ventennio con l’Ufficio Cinema del Comune di Venezia e alla sua pubblicazione Circuito Cinema. Dal 2004 è responsabile del settore cinema e video del mensile Pride. È stato in giuria nei festival cinematografici gay di Torino (2003), Barcellona (2007), Cagliari (2012), per il Queer Lion Award di Venezia (2007) e il Film Fest di Mestre (2010). Ha collaborato con le università di Venezia, Trento e Mannheim e con l’Accademia di Belle Arti di Venezia.