BELFAST — Niente dolce decorato con slogan a sostegno dei matrimoni tra omosessuali. Per questo motivo i proprietari di una pasticceria rischiano di rispondere in tribunale con l’accusa di discriminazione. È accaduto in Irlanda del Nord.
La richiesta dei clienti prevedeva che sulla torta fosse riprodotto il logo di un’associazione per la difesa dei diritti gay di base a Belfast, insieme con alcuni personaggi del popolare show di pupazzi «Sesame Street». La società, che gestisce sei negozi in Irlanda del Nord e impiega 62 persone, ha spiegato che il rifiuto è dovuto alle sue convinzioni religiose, cristiane, che si discostano dalla campagna a favore delle nozze tra persone dello stesso sesso (in Irlanda del Nord non sono riconosciute per legge a differenza di Inghilterra e Galles) che sarebbe stata pubblicizzata sul dolce decorato. I responsabili della pasticceria hanno sottolineato di avere preso in considerazione l’ordine, ma dopo un’attenta valutazione di averlo respinto perché non coincidente con i loro valori. Motivazione, spiegano, che è stata illustrata ai potenziali clienti i quali avrebbero anche ricevuto il rimborso dell’acconto. Questi ultimi si sono rivolti alla locale commissione per le parti opportunità chiedendo un riconoscimento del danno provocato.
da La Repubblica
IRLANDA DEL NORD
“Niente torte per gay” Ma il pasticciere può finire alla sbarra
BELFAST – Potrebbero essere chiamati a rispondere di discriminazione in tribunale i proprietari di una pasticceria in Irlanda del Nord che si sono rifiutati di realizzare un dolce decorato con uno slogan a sostegno dei matrimoni gay. Alla Ashers Baking Company era stato chiesto di preparare una torta con alcuni pupazzi della serie Sesame Street e il logo dell’associazione in difesa dei diritti gay Queerspace per celebrare nel municipio di County Down la giornata internazionale contro l’omofobia. Ma la famiglia di pasticceri McArthur, a capo della società che gestisce sei negozi in Irlanda del Nord e impiega 62 persone, è di fede cristiana e ha deciso di rifiutare l’ordine. I clienti però si sono rivolti alla locale Commissione per le parti opportunità, chiedendo un riconoscimento del danno provocato e non escludono una causa in tribunale. A fianco dei McArthur si sono invece schierati il Christian Institute e gli unionisti.