L’uscita di Breaking Dawn è alle porte. Una vecchia conoscenza di GAY.tv, l’ha visto in anteprima per noi: Robert Pattinson meno bello, Taylor Lautner meno nudo, Kristen Stewart sempre un cane a recitare.
Non ha assolutamente senso che in una recensione di Breaking Dawn si stia ancora a parlare e a lamentarsi del fatto che, nell’ordine:
1. Robert Pattinson e Kristen Stewart sono dei cani a recitare
2. i truccatori sono dei cani a truccare
3. le influenze mormoni della scrittrice Stephenie Meyer influenzano la storia al punto che il sesso viene solo dopo il matrimonio e serve solo per la procreazione di un figlio, mentre la parentesi “Edward Cullen vampiro cattivo” è giustificata à la Dexter-maniera con un blando “era cattivo ma uccideva solo persone cattive”
4. la presunta “azione” sbandierata da 4 film a questa parte è solo una bieca scusa per portare al cinema anche gli spettatori maschi non omosessuali
5. qualsivoglia momento di tensione del film finisce inevitabilmente per risultare ridicolo e per far esplodere la stampa in sonore risate in sala proiezione
Siamo al quarto film tratto dalla saga di Twilight: tutto questo abbiamo già avuto modo di appurarlo in precedenza.
Concentriamoci sull’unica cosa di reale e pubblico interesse di Breaking Dawn – Parte Prima: la fantomatica scena di sesso tra Robert Pattinson e Kristen Stewart. Rilassatevi e, nel caso recondito stiate morendo dalla curiosità, rassegnatevi: è un pacco. Sì, è vero che Robert Pattinson ha rotto il letto (leggi qui) ma è l’unica dichiaraziuone veritiera rispetto a tutte quelle rilasciate a proposito dell’alta carica erotica sprigionata dai due durante l’accoppiamento. A meno che non vogliate credere alle dichiarazioni del regista Bill Condon circa il thrusting troppo focoso tra i due attori (leggi qui) che ha costretto la produzione a rigirare la scena per aggirare la censura. (Per la definizione di thrusting vi rimandiamo all’Urban Dictionary, leggi qui).
Noi non ci crediamo e vi regaliamo una diapositiva del massimo della carica erotica sprigionata dai due durante Breakin Dawn:
Dimenticavamo la seconda cosa di reale e pubblico interesse di Breaking Dawn – Parte Prima: il numero di volte in cui Taylor Lautner è nudo. Incredibilmente solo una volta! Ma dopo 5 secondi dall’inizio del film. Anche qui quindi, rilassatevi e rassegnatevi: non lo vedrete più.
Ricapitolando:
– Niente nudo, niente sesso, niente azione.
– Il vestito da sposa di Kristen Stewart firmato Carolina Herrera è mediamente brutto.
– Il costumista ha deciso di togliere i vestiti grigi e gli occhiali da sole da figo a Robert Pattinson a favore di un look da pensionato in vacanza in Florida a base di camicie azzurre, pantaloni kaki e (l’orrore!) bermuda.
– Non ci sono i Volturi, purtroppo. Ma se restate fino alla fine dei titoli di coda li potete apprezzare al massimo della malvagità in una scena a sorpresa.
Appurato questo, il film è il più riuscito dei quattro dopo il primo capitolo, e la scena del parto di Kristen Stewart fa paura: non perché sia brutta ma perché è davvero spaventosa. Breaking Dawn non è un bel film, ma fidatevi, rimarrete meno delusi che per le due pellicole precedenti. A meno che non siate fan di Twilight ovviamente: in quel caso, risparmiatevi i soldi.
La prima volta che ho visto Twilight ero al cinema da sola un sabato sera: nessuno era voluto venire con me a sorbirsi l’ennesimo film sui vampiri. Non conoscevo i libri, non sapevo nulla della storia, non ero ancora follemente innamorata di Robert Pattinson. Il film non era stato, ça va sans dire, un capolavoro ma quel sabato sera del novembre 2008 ero uscita correndo dallo spettacolo delle 20:00 al cinema Odeon in Duomo per riuscire a trovare la Feltrinelli aperta e comprare il primo dei quattro libri. Durante le vacanze di Natale avevo finito le 2.000 pagine della saga, comprato il calendario di Robert Pattinson e appeso il poster a grandezza naturale di Rob uscito da Cioè nel corridoio dell’ingresso di casa. Per la cronaca, a Natale 2008 avevo 29 anni.
In questi 3 anni io mi sono quindi sorbita in stato di catalessi gli orribili sequel del primo Twilight (messaggio per la regista Catherine Hardwick: perché te ne sei andata?) indecisa su quale fosse peggiore: New Moon basato interamente sull’esplosione ormonale di un allora 17enne Taylor Lautner e di Robert Pattinson shirtless a Volterra o Eclipse inutile e dalla trama noiosissima.
In questi 3 anni è stata costruita ad arte la storia del fidanzamento di Robert Pattinson e Kristen Stewart con la solita prontezza di strategia di marketing che gli studios americani adottano da circa un secolo e la stessa mancanza di credibilità usata per costruire le sceneggiature dei 4 film in questione.
In questi 3 anni Taylor Lautner è diventato quasi bravo (e reciterà per Gus Van Sant, leggi qui), Kristen Stewart è ormai pronta per debuttare ne “Gli occhi del cuore” per la regia di René Ferretti e Robert Pattinson è vagamente sfiorito diventando meno bello. (E so già che per questa affermazione il mio ex direttore G.F. gongolerà di soddisfazione).
Probabilmente a novembre 2012, quando sarà proiettato in tutto il mondo il quinto e ultimo film della saga Twilight, Taylor Lautner potrà ricominciare a mangiare normalmente (leggi qui), Kristen Stewart potrà fare coming out e dichiararsi lesbica come la sua mentore Jodie Foster, Robert Pattinson potrà imbruttire e ingrassare in pace come ogni inglese che si rispetti. Ed io sarò finalmente libera di staccare il poster di Rober Pattinson dalla parete e non dover più cercare di giustificare con circa 5.000 battute la visione dell’ennesimo brutto film.