Dalla rassegna stampa

Merola: "Spero che il Gay Pride 2012 si faccia qui a Bologna"

Il sindaco: “Più persone vengono a Bologna e la riconoscono come città accogliente e ospitale meglio è per questa città”

Merola: “Spero che il Gay Pride 2012 si faccia qui a Bologna”
Il sindaco: “Più persone vengono a Bologna e la riconoscono come città accogliente e ospitale meglio è per questa città”
gay prideBologna, 2 settembre 2011 – “Il Gay Pride a Bologna nel 2012? Spero che si possa fare”. L’imprimatur viene dal sindaco della citta’, Virginio Merola, che questa sera e’ intervenuto alla festa di matrimonio del capogruppo Pd Sergio Lo Giudice e di Michele Giannatano, che si sono sposati a Oslo nel mese di agosto. “Piu’ persone vengono a Bologna e la riconoscono come citta’ accogliente e ospitale meglio e’ per questa citta’. Sono solo un po’ perplesso- confida pero’ il primo cittadino- sulla storia del ‘gay fiendly’, nel senso che lo siamo gia’: siamo la prima citta’ dove si e’ creata una sede del movimento gay”, il Cassero, “l’importante e’ che non sia vissuta come una riserva indiana”.
Poi, sottolinea, “so che ci sono implicazioni commerciali, che possono essere un argomento convincente. Pero’ penso che siamo gia’ avanti, non abbiamo bisogno di un’etichetta: ce la siamo guadagnata sul campo”.
Il sindaco e’ arrivato alla Salara, sede del Cassero Arcigay, attorno alle 19, insieme a lui una pattuglia di amministratori di Palazzo D’accursio tra cui il capo di Gabinetto Marco Lombardelli, il coordinatore di giunta Matteo Lepore e l’assessore alla Casa Riccardo Malagoli. Tra i presenti anche Mister matrimoni Maurizio Cevenini. Anche per lui il Gay Pride e’ il benvenuto, ma rivolge fin da ora un appello agli organizzatori. “Evitate le provocazioni che vadano a toccare la suscettibilita’ di altri. L’attacco duro e sistematico alla Chiesa non serve. Domanda inevitabile per Cevenini. “Se mi e’ dispiaciuto non avere sposato io Sergio e Michele? Non esageriamo. Dissi gia’ che simbolicamente non l’avrei fatto, ma oggi prevale l’amicizia. Le guerre di religione, di schieramenti contrapposti, non portano mai al bene”.
Anche il sindaco Merola non e’ favorevole ad atti simbolici, ma ha ribadito che sottoporra’ la questione del matrimonio gay all’associazione dei Comuni. “Io sono per il matrimonio civile delle persone omosessuali- sottolinea Merola- Detto questo, farei dei salti di gioia se ci fosse una legge che riconosce le unioni civili. Penso che in sede Anci questa discussione vada fatta, anche se temo che avremo le consuete posizioni diverse, forse trasversali”. Sposati a Oslo, Lo Giudice e il suo compagno faranno la luna di miele a New York a Natale. Ma anche loro daranno battaglia per il riconoscimento legale della loro unione. In Comune chiederanno la trascrizione, pur sapendo che non sara’ concessa (“la trascrizione simbolica e’ illegale”, sottolinea Merola). Del resto, racconta Lo Giudice, “avevamo chiesto anche le pubblicazioni in Comune, naturalmente ci sono state rifiutate”.

(Fonte Dire)


Condividi

Effettua il login o registrati

Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.