Come nasce un´idea? Quando scatta un´intuizione? Cosa accende la lampadina mentale della creatività? Lunedì a mezzogiorno, nei saloni Ifom di via Adamello 16, uno dei più importanti centri mondiali di oncologia molecolare, ne discutono il regista Ferzan Ozpetek, lo scrittore Giorgio Faletti e ricercatori di fama internazionale come Marco Foiani. L´occasione è la premiazione dei vincitori del concorso «Una metafora per la ricerca», lanciato dall´Airc, l´Associazione italiana per la ricerca sul cancro, tra le scuole secondarie italiane. Un dibattito che mette a confronto il mondo della scienza e quello della cultura, in nome della fantasia e della creatività. Già perché fantasia e creatività sono caratteristiche fondamentali anche per un buon ricercatore. Spiega Ozpetek, presidente della giuria: «È curioso come nonostante la ricerca italiana sia così poco finanziata, alla fine siano spesso scienziati italiani a fare scoperte importanti, magari all´interno di ricerche straniere. Come se avessero un non so che, una qualità in più». Qualità creative come quelle dei ragazzi che anno vinto con i loro lavori. Lorenzo Nigro, del liceo scientifico Gatto di Agropoli, ha realizzato una fotografia nella quale si vede un ragazzo che si guarda allo specchio e si vede calvo, come dopo una chemioterpia. Slogan: «La ricerca è una via alternativa a questo. Aiutala». Sonia Tallarico dello scientifico Filolao di Crotone vince con un disegno in cui viene rappresentata la ricerca sullo schermo di un computer. Slogan: «La cura non è un´utopia». Mentre Ramin Briguglio, del liceo Impallomeni di Milazzo, ha realizzato un testo: «La vita è una mela, il cancro il suo verme, la ricerca il pesticida».
«Le idee per i miei film, per esempio, mi arrivano da storie quotidiane – racconta Ozpetek. – . Ricordo come è nata l´idea del mio ultimo film Le mine vaganti. A New York e sono uscito a cena con un mio amico gay, ad un certo punto è arrivato suo fratello, a sua volta gay. Il mio amico era molto malinconico perché mentre venti giorni prima il fratello era riuscito a confessarlo ai genitori, lui non aveva mai avuto il coraggio di farlo. Una storia vera che ha ispirato il mio film ambientato nel sud Italia».
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