Dodici poeti del panorama britannico coordinati da Simon Barraclough si alterneranno offrendo nuove, incantate, liriche e fantastiche versioni del capolavoro hitchcockiano, il tutto condito di brani del film su plotter già in vendita in tutto il mondo on Blue-Ray. Performance vocali in successione senza “intro” né titoli serviranno a meglio creare un effetto coinvolgente il pubblico e distorsivo del capolavoro del terrore hitchcockiano. Musicalmente un quartetto d’archi riproporrà le note del tema di Bernard Herrmann, “Cop Shy”. La doccia, Hitch che “compare” fugacemente come guida nel motel di Norman Bates, le 70 inquadrature occorse per fare la sequenza con Janet Leigh che sul grande schermo durava in realtà circa quarantacinque secondi, la dannazione di Anthony Perkins per un ruolo che lo segnerà per tutta la vita: sono solo alcuni dei numeri di un’emozione instancabile che perdura da cinquant’anni per un thriller psicoanalitico alias vero masterpiece del terrore con la bombetta. Ma sono anche trent’anni che è morto il famoso regista, e per questo Mimesis ha pubblicato “Hitchcock – Il Volto e la Cosa”, scritto dalla psicologa e psicoanalista Beatrice Balsamo. Per noi italiani si tratta di un documento di approfondimento analitico degli aspetti più reconditi dell’opera hitchcockiana. È difficile quasi per tutti rappresentare l’oggetto desiderato nel Volto, non lo fu per Hitchcock. Che non divenga poi il Volto della Madre, dove solo Hitch poteva coniugare in un andirivieni di “piani americani” e guardaroba zeppi di ninnoli docce, cantine, ladre insoddisfatte, omosessuali e mammoni. E che vittoria quando si ottiene il “doppio” nei due primi piani della signora-signor Bates!
Il Velino