Dalla rassegna stampa Libri

Adolescenti gay, un love story a fumetti

Il primo amore omosessuale tra due studenti di un liceo romano raccontato in una graphic novel di Sandro Campani e Daniele Coppi. La storia affronta il tema dell’omofobia nella scuola. L’autore: “E’ un messaggio di speranza”di Marco Pasqua

Marco e Fabio frequentano l’ultimo anno in un liceo romano, nel quartiere Marconi. Musicista uno, campione di tennis l’altro, diventano presto amici e, insieme, esploreranno la loro omosessualità. Sono i protagonisti del romanzo a fumetti “Non ti avevo nemmeno notato”, nelle librerie dal 17 giugno, incentrato sulle aspettative e i timori degli adolescenti gay, tra compagni subdolamente omofobi e fidanzate gelose. Uno è più consapevole del proprio orientamento sessuale, l’altro, che all’inizio della storia è fidanzato con una ragazza, si renderà gradualmente conto di essere attratto dalle persone del suo stesso sesso. Una storia (senza alcun riferimento a personaggi reali) che affronta anche il tema dell’omofobia nelle scuole.

Tutto inizia, infatti, da una scritta minatoria, che Marco scopre per caso nel bagno del liceo: “Il 5% della popolazione mondiale è gay, perciò in questa scuola ce ne sono almeno 27 e io ne conosco uno!”. Dal momento che non si trova il responsabile di quella scritta, il preside decide di estrarre a sorte le due persone che avranno l’incarico di ripulirla: toccherà proprio a Fabio e Marco, che inizieranno così a conoscersi. Il romanzo grafico è permeato da un’atmosfera tutta romana: dallo slang studentesco agli sfottò tra amici, con le immagini del Gianicolo e dello Stadio dei Marmi a fare da cornice.

Fabio è un giovane musicista con la passione per Carmen Consoli cui ha eretto un piccolo altare nella propria stanza, con gli immancabili poster appesi alla parete e i ricordi dei concerti ai quali è stato. Marco, invece, l’arietta vagamente strafottente e con i capelli sempre a posto, è un promettente campione di tennis che studia l’indispensabile e si limita a copiare i compiti dal suo amico “secchione”. Figlio di un maresciallo carabinieri, che lo obbliga a smettere di frequentare un’associazione che si batte per l’abolizione della pena di morte (“niente politica finché stai a casa mia”, gli ordina il padre) si innamorerà inizialmente del nuovo supplente di storia e filosofia. “Appena l’ho visto entrare in classe, ho sentito una scarica elettrica – scrive con entusiasmo sul suo diario – E’ bellissimo. Mi piace. Sono proprio innamorato. Sì, forse sono gay. Ormai i segnali sono troppi”. Un amore che difficilmente potrà essere corrisposto, visto che il docente è sposato e non sembra avere alcuna intenzione di accettare le proposte dell’alunno. A tormentare Fabio, che è invece meno propenso da subito ad ammettere il proprio orientamento (pur divertendosi a navigare su siti per incontri gay), sono una serie di sms omofobi, inviati da un numero anonimo. Il loro scopo sembra essere quello di spingerlo ad uscire allo scoperto, e di fargli ammettere di essere gay. Sollecitato anche da questi segnali che gli arrivano dall’esterno, Fabio si renderà gradualmente conto di essere attratto dai ragazzi. In Marco troverà un valido alleato. Nella storia entra in gioco anche il nonno di uno dei due, che, scoperta l’omosessualità del nipote, invierà tanto di telegramma al Papa, invitandolo a riconsiderare la sua posizione sul tema: “Gentile Benedetto XVI, ho appena scoperto mio nipote baciarsi con un altro ragazzo. Non mi è sembrato nulla di diabolico. Ci ripensi”.

Il fumetto, edito dalla Playground, segue idealmente il percorso iniziato con il romanzo di Alex Sanchez, “E’ una questione d’amore”, che racconta, sempre all’interno della collana “High School”, le difficoltà e le speranze di giovani gay e cristiani in una scuola del Texas. Lo sceneggiatore è il 36enne Sandro Campani, da sempre interessato al mondo dei fumetti, mentre i disegni sono di Daniele Coppi , classe 1981, fotografo e costumista. “La storia affronta il tema dell’omofobia in maniera soft – spiega Campani – perché penso sia il modo migliore per far arrivare il messaggio. Un messaggio che è anche di speranza, visto che l’amicizia tra i due protagonisti permetterà loro di vivere tranquillamente la loro condizione”. Quanto al telegramma inviato al Papa, momento provocatorio del testo, Campani dice: “Ho voluto che a mandarlo fosse il nonno, una persona anziana, che ci si immagina non essere aperto sul tema Glbt. E, comunque, ho cercato di non mancare di rispetto a nessuno”. “Questa graphic novel – conclude – vuole dare un messaggio positivo ai tanti ragazzi che, tra i banchi di scuola, iniziano a vivere la loro omosessualità e i loro primi amori”.

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