Una tv per famiglie, basta intendersi sul concetto. Per esempio il venerdì sera di FoxLife è appena diventato tale, proponendo due nuove serie americane. Si parte alle 21 con Cougar Town, storie e gag con la quarantenne Julie (la Courtney Cox di Friends) appena divorziata che si getta al recupero di emozioni lontane («cougar», in gergo, è la signora separata che avvia storia o storie con giovanotti sotto i trenta). Carino ma non di più, mentre più godibile è la successiva Modern Family, una specie di castello ingovernabile di famiglie strane e incrociate. In una il maschio è attempato e risposato con una giovane sudamericana con figlio, ma è anche il padre di uno dei due della coppia gay reduce dall´aver adottato una neonata: nonché di un´altra figlia con famiglia ampia e marito mai cresciuto. Girato come un finto documentario, è pieno di gag di livello e ritmo. L´arrivo di queste due serie ha innescato una polemica del quotidiano cattolico «Avvenire», con rimpianti per i bei tempi quando in tv andava la famiglia tradizionale e unita. Quella che oggi come trasgressione guarda in tv nuclei molto più incasinati e divertenti, compresi il Medico in famiglia e i Cesaroni.
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