Unica collana in Italia di gay teen books, libri a tematica gay destinati a un pubblico adolescente, “High School” di Playground pubblica testi ambientati nei licei. Il genere ha regole molto strette, e una marcata impronta pedagogica; i riferimenti, nella costruzione dei personaggi e negli snodi delle trame, sono soprattutto alle fiction televisive, e le situazioni sempre quotidiane, immediatamente riconoscibili; il fine primo è accompagnare i ragazzi gay adolescenti in un momento delicato della loro esistenza, dare loro personaggi nei quali si possano riconoscere, aiutarli a sconfiggere l’omofobia. La collana ha pubblicato sinora testi generalmente di buon livello, sempre divertenti; sostanzialmente centrata sulla letteratura statunitense (autore di punta è Alex Sanchez che compare con quattro titoli), dove il genere è nato e si è formalizzato, accoglie, dopo 49 gol spettacolari di Davide Martini (2006), un’altra incursione da parte di un autore europeo. Se il testo di Martini trovava i suoi modelli soprattutto nella letteratura italiana contemporanea, e nei suoi vizi autobiografici, esorbitando così dal genere, Solo per una notte di Nicolas Bendini (pubblicazione originale in Italia, dove l’autore, francese, vive) è un testo interamente riuscito, fedele alle regole del genere senza mai abdicare alla propria memoria letteraria europea. Ambientato in un tempo recentissimo (l’autunno del 2008), diviso in dodici brevi capitoli, scritto in un linguaggio molto semplice ma mai elementare, anzi sottile, ha al centro, narrato in terza persona, Mathieu Varenne, diciassettenne liceale parigino, tifoso del Paris Saint-Germain, che ha, vergine e inquieto, straniero al proprio corpo a ai propri desideri adolescenti, la stupefacente occasione, portata da un caso inatteso, di conoscere il centravanti della sua squadra preferita, e di avere con lui una complicata e straordinaria storia d’amore. Gli snodi hollywooddiani della vicenda la rendono fantastica, ma non la sovrastano, lasciando spazio a un fitto intreccio di sottotrame, centro reale della narrazione.
L’Indice