Tra le chicche del filmfestival da «Sodoma a Hollywood» in corso a Torino fino al 30 aprile ci sono i documentari. Colpisce lo stupore di sei famiglie omogenitoriali spagnole che si accorgono di vivere in uno Stato che ha leggi per loro. Possono adottare bambini e sposarsi. «Homo baby boom» di Anna Boluda (Spagna 2008) racconta di famiglie che hanno atteso 10 anni per coronare i loro sogni, ma che nel crescere i bimbi hanno avuto tanta paura. «Se muore il genitore biologico, mio figlio risulterà orfano», dice un padre accorato. E invece no, Zapatero supera anche questo tabù. I ruoli? Chi fa il padre e chi la madre? «Ognuno si comporta secondo le proprie attitudini», risponde una mamma. Nei camping estivi i ragazzi si incontrano e tirano un respiro di sollievo: non sono gli unici. Saranno gay? «Che stupidaggine! – sbotta uno di loro – i figli dei gay sono in tanti modi. I gay non sono figli di etero?».
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Storia di una voce
I favolosi eccessi di Giorgio/Giorgia
Notevole il documentaro «Giorgio/Giorgia» di Gianfranco Mingozzi (Italia 2008) presentato sabato al Togay dal regista e da Giovanni Minerba. La storia della fantasista palermitana che cambiò sesso a Casablanca: innovatrice, con una voce dalla gamma estesissima. Faceva l’uomo e la donna, prediligeva i ruoli di «femme fatale». Ha lavorato con Clerici, Gregoretti, Patroni Griffi, Benigni. Racconta di sé senza veli: l’eccitazione suscitata nel pubblico, l’essere femmina e maschio «attributo di divinità». Il sogno: tornare a Palermo, in un villino. Lo realizza, ma pochi mesi dopo muore.
Info sulla rassegna: www.tglff.com