Dalla rassegna stampa Cinema

FERZAN OZPETEK: "AD OCCHI APERTI"

Il regista si racconta a Laura Delli Colli in una lunga intervista raccolta nel libro
“Quando giro un film mi sento vivere”.

Questa è la frase che ci ha colpito di più durante l’incontro con il pubblico che Ferzan Ozpetek ha tenuto alla Feltrinelli di Milano per presentare “Ad occhi aperti”, il primo libro monografico a lui dedicato.

Il regista turco (italiano d’adozione) si svela “senza filtri” alla giornalista Laura Delli Colli durante una lunga intervista. Ad emergere non sono solo gli aspetti professionali o legati alla sua visione del cinema, ma anche le sue idee e dei racconti privati fatti andando spesso indietro nel tempo, fino alla sua infanzia.

“Mi rendo conto di quanto sia stato importante crescere in un mix di culture e religioni che hanno sviluppato in me una certa apertura mentale.” – ha dichiarato Ozpetek, il quale (nonostante il successo) continua a tenere i piedi ben piantati a terra: “Quando mi fanno i complimenti penso sempre che non siano destinati a me, ma ad altri. Anche quando ero al Moma di New York mi ha fatto un certo effetto constatare così tanto interesse nei confronti delle mie opere.”

In “Ferzan Ozpetek. Ad occhi aperti” troviamo anche un’affettuosa prefazione di Stefania Sandrelli; la sezione “Hanno detto di lui” con i commenti e le dediche di attori (come Stefano Accorsi, Margherita Buy e Isabella Ferrari), amici e collaboratori; una biografia corredata da foto (alcune tratte dall’album di famiglia); la rassegna stampa internazionale e la filmografia completa. Molto carino poi l’alfabeto con le parole chiave del suo cinema.

Ecco cosa ha raccontato l’autrice, Laura Delli Colli, a noi di MilanoWeb…

Com’è nata l’idea di questo libro?
Laura Delli Colli: “L’occasione è stata la retrospettiva dei suoi film organizzata da Cinecittà Holding insieme al Moma di New York, che l’ha consacrato a livello internazionale (è per questo che il libro è per metà in inglese). Il tempo a nostra disposizione non era tantissimo, perché abbiamo iniziato a giugno e il Moma era a dicembre ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Una cosa che tengo a sottolineare è che questo non vuole essere un libro di critica cinematografica bensì di cronaca, perché racconta il personaggio. Io lo considero un ritratto sincero”.

Che idea si è fatta di Ferzan Ozpetek nel corso di questi mesi di lavoro?
Laura Delli Colli: “E’ una persona estremamente genuina e molto disponibile, soprattutto nei confronti delle persone comuni: pensate che è lui a gestire direttamente i suoi contatti su Facebook!” .

Si può quindi dire che è stato per lei un bell’incontro sia umano che professionale?
Laura Delli Colli: “Direi proprio di si, perché Ferzan è una persona speciale, di grande spessore. Mi affascina il suo voler dare un significato a tutte le cose e soprattutto il suo credere nelle coincidenze”.

A cosa si deve la scelta del titolo “Ad occhi aperti”?
Laura Delli Colli: “E’ tratto dalle pagine della scrittrice Marguerite Yourcenar. Poi tradotto in inglese è ‘Eyes Wide Open’, che potrebbe essere considerato un gioco di parole in contrasto con ‘Eyes Wide Shut’ di Stanley Kubrick”.

Qual è il suo film preferito di Ferzan Ozpetek?
Laura Delli Colli: “Indubbiamente ‘Le fate ignoranti’. Dopo viene ‘Saturno contro’”.

Milanoweb.com

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