DOCUMENTARI
Com’è cambiata la vita sociale affettiva ed emotiva di tutti noi in 25 anni di convivenza con l’Aids: è la domanda alla base di + o – Il sesso confuso – Racconti di mondi nell’era Aids, il film documentario che Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli stanno realizzando attraverso le interviste a sieropositivi, professionisti nella lotta alla malattia, politici, artisti.
Tra gli intervistati, circa una trentina, figurano anche Franco Grillini, presidente dell’Arcigay; l’ex ministro della salute Livia Turco; Barbara Ensoli, titolare della ricerca sul vaccino italiano anti-Aids; Alessandra Cerioli, presidente di Lila; Don Roberto Sardelli, sacerdote, da quarant’anni in prima linea nell’aiutare gli emarginati, ma anche un dirigente della casa farmaceutica Merck, che ha lavorato su un possibile vaccino. Le diverse voci saranno ricucite anche da una domanda comune: avresti un rapporto sessuale con un sieropositivo?
Verranno raccontate le quattro epoche che hanno caratterizzato l’Aids: l’inizio degli anni ’80, quando si è cominciata a percepire la gravità della malattia ed è nato il panico ma non si capiva niente di come si diffondesse e non c’era un test; gli anni della consapevolezza e dell’ecatombe, quindi l’arrivo delle prime cure, la rinascita, fino al silenzio che ha caratterizzato questi ultimi anni. “Le nuove generazioni sono disinformate sulla diffusione e la pericolosità della malattia – dice Adriatico – e questo è particolarmente vero per l’Italia, dove vengono diagnosticati 4.000 casi ogni anno e ci sono almeno 150.000 sieropositivi che ignorano di esserlo”.
Tra gli argomenti del film c’è anche un fenomeno preoccupante nato negli ultimi anni, il bareback, cioè la decisione di avere rapporti senza preservativo: “E’ nato tra gli omosessuali ma ora è diffuso anche tra gli etero. Ci sono siti che fanno entrare in contatto chi vuole praticare sesso non protetto. C’è alla base una componente autodistruttiva, ma anche il rifiuto di rapporti ‘schermati’ dalla gomma”, spiegano gli autori.
Cinecittà.com