Dalla rassegna stampa Cinema

Un mito italiano che si chiamava Valentino

Sul primo divo del cinema di tutti i tempi una mostra, un’ampia retrospettiva e un convegno internazionale

L’OMAGGIO DEL MUSEO DEL CINEMA

«La morte di Valentino è una delle più grandi tragedie che abbia mai colpito il mondo cinematografico. Come attore egli possedeva arte e distinzione. Come amico, riscuoteva affetto e ammirazione. Noi che apparteniamo all’arte cinematografica, con la sua morte perdiamo un carissimo amico ed un compagno di grande valore». Sono parole di Charlie Chaplin, pronunciate il 23 agosto del 1926 alla morte di Rodolfo Valentino, nome d’arte di Rodolfo Alfonso Pietro Filiberto Raffaello Guglielmi.
A questo attore nato a Castellaneta il 6 maggio 1895 e scomparso a New York, il Museo Nazionale del Cinema dedica l’iniziativa «Rodolfo Valentino – La Seduzione del Mito», sottotitolo «Uno dei più grandi divi della storia del cinema raccontato attraverso una mostra fotografica, un’ampia retrospettiva, un convegno internazionale, recital, letture, seminari, incontri e omaggi».
«Valentino segna profondamente la storia del divismo cinematografico, a dispetto del breve arco cronologico che ne delimita la carriera» si legge nella presentazione del ricordo che il Museo dedica a questo mito italiano, rievocazione che si snoda in vari punti torinesi e in programma da questa settimana sino a primavera inoltrata.
La Mole Antonelliana, ad esempio, ospita da giovedì 26 febbraio (inaugurazione ore 19) al 31 maggio una ricca mostra di materiali d’epoca: a cura di Antonio Miredi e Nicoletta Pacini, prevede all’interno e sulla cancellata scatti d’autore su Valentino; sono esposte fotografie, manifesti, cineromanzi e gadget accompagnati da sequenze di film. Il pubblico la potrà visitare attenendosi agli orari del Museo, dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20 e il sabato sino alle 23 (unico giorno di chiusura, il lunedì).
L’ampia retrospettiva dei suoi film si svolge invece da lunedì 23 febbraio al 1 marzo nella sala Tre del Massimo, via Verdi 18. Da segnalare l’inaugurazione di lunedì 23 febbraio, alle 21 eccezionalmente nella sala Uno del locale: la proiezione del classico «Sangue e arena» è accompagnata dalla musica dal vivo suonata dal quintetto formato da Stefano Maccagno al pianoforte, Valentino Corvino al violino, Furio Di Castri al contrabbasso, Andy Sheppard al sax e Fabrizio Sferra alla batteria. In questo caso i biglietti costano cinque euro.
A queste iniziativa si aggiunge il convegno internazionale di studi organizzato dal Centro Regionale Mario Soldati e dal DamsScienze della Formazione in collaborazione con la Facoltà di Lettere di Torino e importanti Università italiane e straniere. Il convegno ospiterà, tra il 24 e il 27 febbraio, una trentina di relatori provenienti da diversi paesi europei e dagli Stati Uniti. Ulteriori omaggi e approfondimenti si articoleranno inoltre in una serie di seminari di alta formazione organizzati dall’Università e dalla Bibliomediateca Mario Gromo e con una serie di incontri e conferenze al Circolo dei Lettori, insieme a un recital organizzato con il Teatro Stabile, alla Mole, con testi su e di Valentino, nel periodo di apertura della Mostra alla Mole, tra il marzo e il maggio di quest’anno.

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INCONTRI E STUDI INTORNO A RUDY

GIOVANNA CARNINO

Attorno alla figura di Rodolfo Valentino fioriscono e s’intrecciano ancora oggi discorsi non solo cinematografici ma anche culturali e sociali. Di essi discutono professori ed esperti nel convegno internazionale di studi «Intorno a Rodolfo Valentino. Cinema, cultura, società, tra Italia e Usa negli anni Venti» che accompagna la retrospettiva dei film e la mostra a lui dedicata. Oltre cinquanta studiosi provenienti da più parti del mondo sono attesi al Circolo dei Lettori, in via Bogino 9, e al Laboratorio Multimediale Guido Quazza del Dams, da martedì 24 a venerdì 27 febbraio. Organizzano Università, Centro Mario Soldati e Dams-Scienze della Formazione. Quattro intere giornate di relazioni, con due sessioni quotidiane, dalle 9,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 18,30, affrontano differenti aspetti del mito Valentino. Fra i relatori spiccano Jeanine Villalobos, pronipote di Valentino e sua biografa, l’attore e regista italoamericano Edoardo Ballerini e due tra i massimi studiosi di cinema muto: Kevin Brownlow e David Robinson. S’inizia al Circolo dei Lettori la mattina del 24 con «Intorno a Rodolfo Valentino: contesti, ricerche e ricostruzioni». Alle 14,30 Veronica Pravadelli coordina gli esperti che discutono di «Gender, razza, identità». Mercoledì 25 Paolo Bertetto presiede i lavori su «Fonti, sceneggiature, film». Nel pomeriggio si parla invece di «Corpi, volti, acting». Giovedì 26 Liborio Termine coordina «In Italy: ricezioni, sonorizzazioni, musica». Nel pomeriggio la dicotomia «Pubblico/privato: scritture, memorie, documenti» è il tema attorno al quale dialogano Michele Canosa con Rebecca West, Michael Williams, Paolo Orlandelli e Evelyn Zumaya. Alle 19 al Museo Nazionale del Cinema viene inaugurata la mostra «Rodolfo Valentino. La seduzione del mito». Il convegno si chiude infine venerdì 27 al Laboratorio Quazza, Auditorium Palazzo Nuovo, piano seminterrato, in via Sant’Ottavio 20, ore 9,30, con gli ultimi «Approfondimenti» diretti da Paolo Caprettini. Venerdì 27 e sabato 28 per i soli dottorandi e laureandi della laurea specialistica del Dams sono previsti tre seminari intensivi di alta formazione universitaria nei locali della bibliomediateca «Mario Gromo» in via Matilde Serao 8. Ci si può iscrivere a «Italiani fra razza e colore nel cinema muto americano» di Giorgio Bertellini (venerdì 9,30-13); «Teoria del divismo» di Jacqueline Reich (venerdì 14,30-18,30); «Queer hollywood:autorship, spectatorship and history» (sabato 9-13). Il progetto è a cura di Giulia Carluccio e Silvio Alovisio, che proprio in questa occasione presenteranno il loro volume «Intorno a Rodolfo Valentino- materiali italiani 1923-1933» edito da Kaplan. Nei giorni del convegno verrà anche proiettato al Circolo dei Lettori un documentario sul mito Valentino realizzato dal torinese Enrico Carlesi. La Bibliomediateca Rai mette a disposizione una selezione di quanto reperibile nelle teche Rai alla voce Rodolfo Valentino al Centro Dino Villani, in via Verdi 31. Gli avvenimenti proseguiranno a teatro e al cinema in marzo e aprile. L’ingresso è libero.

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BELLO, SEXY, AMATO DALLE DONNE

DI LIETTA TORNABUONI

Rodolfo Valentino era importabile: «Il gigolò dell’età del jazz», scriveva John Dos Passos. Aveva poca statura, occhioni neri da odalisca, naso perfetto, capelli resi immobili dalla brillantina, manine molto curate. Gli americani lo chiamavano Piumino da cipria. Le americane ne adoravano l’esotismo e l’erotismo, affollarono il suo funerale e la sua tomba quando morì a New York nel 1926, a soli trentun anni. Valentino ebbe l’influenza più negativa per gli italiani nell’immaginario americano: quasi tutti i mafiosi e criminali immigrati gli somigliavano un po’ e cercavano con tutte le forze di imitarne il look. Valentino è un’unità di misura di quanto i gusti, l’idea di bellezza virile e le società siano cambiati nel tempo: gli unici che ne ricordino il tipo sono i modelli ironici di Dolce&Gabbana.
Attore modesto, fu tuttavia il primo esempio di divismo di massa nella storia del cinema, suscitatore di ondate di fanatismo e di isteria collettiva. Nato a Castellaneta di Taranto nel profondo Sud italiano, emigra negli Stati Uniti nel 1913, fa il giardiniere e il ballerino prima di arrivare al cinema: generico, antagonista, protagonista ne «I quattro cavalieri dell’Apocalisse » diRexIngram, 1921. Il suo mito travolgente e breve si alimenta di film raffazzonati e appassionanti d’amore, di avventura, di mondanità: «Lo sceicco», «Sangue e arena», «MonsieurBeaucaire », «Notte di nozze», «Cobra », «L’aquila nera», «Il figlio dello sceicco» girato nell’anno della sua morte. Prototipo del latin lover ardente e bruno, ricco di magnetismosessuale, veniva rappresentato dalla pubblicità come un semidio in un mondo di lusso inattingibile dai comuni mortali: neppure Ken Russell, dirigendo nel 1977 un «Valentino» interpretato da Nureyev, riuscì a coglierneil fascino segreto.
La vita personale di Valentino non fu altrettanto fiammeggiante. Laprimamoglie, l’attriceJeanAckerribattezzatasiJeanneMendoiza, protetta della diva russa lesbica AllaNazimova,gli chiuse la porta in faccia la sera del giorno delle nozze. La seconda moglie NatasciaRambova( vero nome, WinnifredShaughnessy, di Salt LakeCity), appartenenteallo stesso gruppo di amiche della Nazimova, narcisista, eccezionalmente volitiva e dominante, cercò di indirizzarlo verso i film d’arte, lo convertì alla trasmigrazione e reincarnazione delle anime, controllò la sua carriera e lo piantò sospettandolo in disgrazia.Nonera così;maValentinomorìl’anno seguente.

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PROGRAMMA

Sangue e arena – Blood and Sand
Lunedì 23, h. 21. Sala Uno
– Ingresso euro 5.
Di Fred Niblo. Usa 1922, 120’, b/n, did.or. sott.it. Copia restaurata da Cineteca del Comune di Bologna e Cinémathèque Suisse. Accompagnamento musicale dal vivo dei jazzisti Andy Sheppard (sax), Valentino Corvino (violino), Furio Di Castri (contrabbasso), Stefano Maccagno (pianoforte) e Fabrizio Sferra (batteria). Juan Gallardo, dopo una tormentata gioventù, riesce a diventare uno dei più affermati toreri della Spagna… I baci castissimi ma appassionati del sensuale Rodolfo Valentino, attorno a cui il film venne costruito su misura, divennero leggendari. Il dramma sentimentale di Niblo (anche lui di origini italiane) venne ripreso con altrettanto successo nel 1941 da Rouben Mamoulian, con Tyrone Power e la partecipazione di Rita Hayworth. Con R. Valentino, George Field, Lila Lee. Prima del film sarà proiettato il cortometraggio «Good Night Valentino» di Edoardo Ballerini (Usa 2003, 15’, v.o. sott.it.) alla presenza del regista.

I quattro cavalieri dell’Apocalisse – The Four Horsemen of the Apocalypse
Martedì 24, h. 20,45. Di Rex Ingram. Usa 1921, 133’, b/n, did.or. sott.it. Copia restaurata da Photoplay e sonorizzata in sincrono con la musica scritta e diretta da Carl Davis. La saga della famiglia Madariaga, ricchi latifondisti argentini, sconvolta dalla prima guerra mondiale. Con R. Valentino, Alice Terry, Pomeroy Cannon. Il film sarà presentato da Kevin Brownlow

Aquila nera – The Eagle
Mercoledì 25, h. 20,45. Di Clarence Brown. Usa 1925, 76’, b/n, did.or. sott.it. Copia restaurata da Photoplay e sonorizzata in sincrono con la musica scritta e diretta da Carl Davis. La zarina Caterina II si innamora del tenente dei cosacchi Vladimir Dubrovsky.. Nel film compare un giovanissimo Gary Cooper. Con R. Valentino, Vilma Bánky, Louise Dresser. Prima del film, il cortometraggio «Rudy’s Songs», film di montaggio (a cura di Mela Marquez Saleg), realizzato da una trascrizione su pellicola magnetica, conservata negli archivi della Cineteca Nazionale. E’ l’unica registrazione originale della voce di Valentino realizzata il 14 maggio 1923 a New York e destinata, probabilmente, ad essere commercializzata su disco. Il film sarà presentato da Kevin Brownlow.

Cobra
Mercoledì 25, h. 22,30, sabato 28, h. 18. Joseph Henabery. Usa 1925, 90’, b/n, did.or. sott.it. Copia conservata da Library of Congress. Accompagnamento musicale dal vivo di Stefano Maccagno (solo mercoledì 25). Rodrigo Torriani è un nobile italiano, libertino affascinante la cui debolezza sono le donne…. Con R. Valentino, Nita Naldi, Casson Ferguson.

La signora delle camelie –
Camille
Venerdì 27, h. 16,30. Di Ray C. Smallwood. Usa 1921, 63’, b/n, did.or. sott.it. Restauro digitale a cura di Warner Bros. Terza trasposizione hollywoodiana muta del romanzo di Dumas figlio, riscritto dall’influente e intelligente June Mathis che aveva lanciato il divo Valentino con «I quattro cavalieri dell’Apocalisse». Con Alla Nazimova, R. Valentino, Arthur Hoyt.

Il mozzo dell’Albatros – Moran of the Lady Letty
Venerdì 27, h. 17,45. Di George Melford. Usa 1922, 80’, b/n, did.or. sott.it. Copia conservata da Cinémathèque Royale de Belgique. Ramon Laredo, giovanotto molto corteggiato e malinconicamente insoddisfatto della ricca borghesia californiana, viene rapito da un gruppo di marinai avventurieri per aggiungere un uomo alla ciurma della loro nave in partenza. Con R. Valentino, Dorothy Dalton, Emil Jorgenson.

Lo sceicco – The Sheik
Venerdì 27, h. 20,30, domenica 1 marzo, h. 16,30.
Di George Melford. Usa 1921, 85’, b/n, did.or. sott.it. Copia conservata da Svenska Filminstitutet – Cinemateket. Accompagnamento dal vivo di Stefano Maccagno (solo il 27). Nel Sahara, l’ereditiera inglese Diana Mayo rifiuta il corteggiamento dello sceicco Ahmed Ben Hassan che però la salva due volte da Omair, rapace predone del deserto, rimanendo ferito; Diana lo cura amorevolmente, ma l’orgoglioso Ahmed una volta guarito la respinge per ritornare nel deserto. Con R. Valentino, Agnes Ayers, Patsy Ruth Miller.

Il figlio dello sceicco
The Son of the Sheik
Venerdì 27, h. 22,15, domenica 1 marzo, h. 18,15. Di George Fitzmaurice. Usa 1926, 74’, b/n, did.or. sott.it. Copia conservata da National Film & Television Archive. Accompagnamento musicale del M° Stefano Maccagno (solo venerdì 27). Ahmed, figlio dello sceicco, si innamora della ballerina Yasmin, figlia di un rinnegato francese a capo di una banda di malviventi. Valentino morì prima della prima proiezione pubblica del film. Con R. Valentino, Wilma Banky, George Fawcett.

The Young Rajah
Sabato 28, h. 17. Di Philip Rosen. Usa 1922, 52’, b/n, did.or. sottotitoli in italiano. Ricostruzione digitale a cura di Flicker Alley sonorizzata con la musica di Jon Mirsalis. Amos, tipico giovane americano, scopre di essere indiano e di essere stato adottato: tornerà in India dove il suo popolo ha bisogno di lui. Con Rodolfo Valentino, Wanda Hawley, Jack Giddins.

L’età di amare – Beyond the Rocks
Sabato 28, h. 20,30. Di Sam Wood. Usa 1922, 81’, b/n, did.or. sott.it. Copia restaurata da Nederlands Filmmuseum. Accompagnamento Stefano Maccagno . Sposata, suo malgrado, con un anziano miliardario, Theodora Fitzgerald viene salvata due volte dal giovane Lord Bracondale, ricco playboy di madre italiana, durante un‘escursione sulle Alpi Svizzere… Si dice che fu Elinor Glyn, la scrittrice del romanzo da cui è tratto il film ad insegnare a Valentino a baciare il palmo della mano d’una donna, anziché il dorso. Il film, considerato perduto per molti anni e poi ritrovato e restaurato, è l’unico che vede Valentino a fianco di Gloria Swanson. Con R. Valentino, Gloria Swanson, Alec B. Francis.

La commedia umana – The Conquering Power
Sabato 28, h. 22,15. Di Rex Ingram. Usa 1921, 75’, b/n, did.or. sott.it. Copia conservata da Cinémathèque Française. Accompagnamento musicale dal vivo del maestro Stefano Maccagno. Libero adattamento del romanzo «Eugenie Grandet» di Balzac, che è stato usato come punto di partenza per un racconto ricco e avvincente. Int.: Alice Terry, Rodolfo Valentino, Ralph Lewis.

Monsieur Beaucaire
Domenica 1 marzo, h. 20,30. Di Sydney Olcott. Usa 1924, 130’, b/n, did.or. sott.it. Copia conservata da Library of Congress. Accompagnamento Stefano Maccagno. Sazio della vita parassitaria alla corte di Luigi XV, Filippo d’Orleans, duca di Chartres e cugino del re, va a Londra in incognito, nelle vesti del barbiere dell’ambasciatore francese e ottiene un grande successo come spadaccino, giocatore e amante. È forse il più tetro film interpretato da Valentino impegnato in una doppia parte, offrendo una significativa prova della sua duttilità recitativa. Un ruolo importante è giocato dalle scenografie e dai costumi, ad opera di Natasha Rambova, moglie molto influente di Valentino. Degna di nota la scena di un duello dove i contendenti sono tutti fuori campo. Si vedono soltanto le spade. Int.: R. Valentino, Bebe Daniels, Lois Wilson.

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