Dalla rassegna stampa Cinema

Ferzan Ozpetek «Un discorso sulla ricerca»

… Ozpetek (che il tema del cancro lo sfiorerà anche in un suo prossimo film ma “trattandolo con leggerezza”) lo spiega così: «Volevo i bambini come protagonisti non solo perché sono il nostro futuro ma perché non vengono trattati un granché bene, a volte sono trascurati,…

Roma. I bambini prima di tutto. Sono loro, sorrisi, gesti, mani, dita, persino piedini indaffarati, in una classe tra tante, a costruire un collage, i protagonisti dello spot in nome dell’AIRC firmato da Ferzan Ozpetek che verrà da subito (e per scelta) proiettato nelle sale cinematografiche del circuito Opus Proclama, cioè in circa 540 sale, prima di invadere Internet per due settimane in attesa di approdare da aprile in tv (sia su reti Mediaset che Rai), con una Valeria Golino che i bambini li tocca con sguardo carezzevole prima di entrare nella stanza in cui giocano e far compagnia all’unica piccola che non gioca mentre gli altri corrono altrove. Non gioca ma è pronta ad aggiungere qualcosa di suo al gioco degli altri. Con lei Valeria fa un gesto e basta. Ma un gesto, si sa, può essere tutto.
E un modo per spiegare uno scopo: non con parole ma con immagini. E Ozpetek (che il tema del cancro lo sfiorerà anche in un suo prossimo film ma “trattandolo con leggerezza”) lo spiega così: «Volevo i bambini come protagonisti non solo perché sono il nostro futuro ma perché non vengono trattati un granché bene, a volte sono trascurati, di certo di fronte a una malattia come il cancro non sempre si può parlare con loro. Ma volevo anche la leggerezza e il sorriso: non volevo fare uno spot pesante, per cui ho escluso una storia iniziale in cui c’erano delle mamme che portano la parrucca dopo aver perso i capelli. Ma da subito ho pensato che i bambini sono importanti anche legati a questo tema».
Ma queste immagini di infanzia sono anche cambiate strada facendo: «Non volevamo fare un discorso sulla malattia ma un discorso della associazione per la ricerca contro il cancro. In questo senso i bambini che fanno tutto insieme sono l’immagine della nostra associazione, la classe che insieme si impegna a eseguire un collage, con la bambina che guarda in disparte ma poi dà il proprio contributo aggiungendo un sorriso al pupazzo è la metafora con cui l’Airc comunica la sua anima e i suoi obiettivi. Anche il ruolo della Golino doveva essere diverso. Inizialmente doveva essere presente solo in voce ma poi invece lei è stata anche un interprete in carne ed ossa».
Ozpetek (che oggi compie 50 anni) annuncia poi : «Sto scrivendo con Ivan Cotroneo il mio prossimo film, dal titolo ancora top secret. Sarà la storia di due fratelli ma, strada facendo, usciranno di nuovo fuori le donne perché io non so farne a meno nelle mie storie. Non ci sarà Luca Argentero, come qualcuno aveva detto, ma vorrei tanto Riccardo Scamarcio anche perché il film sarà ambientato in Puglia, terra del sud ma molto tollerante e variegata”.
S.D.P.

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