Dalla rassegna stampa Libri

Celebrare la differenza contro ogni ipocrisia

…un’immersione materiale e spirituale dentro la dimensione omosessuale, in rapporto al mondo contemporaneo e alla storia…

POESIA FRANCO BUFFONI

«Protetto come un animale o pianta viva/ Io frocio mi sento orchidea/ Rettile, scimmia, cactus, protetto/ Dalla sapientia cordis/ Di papa Benedetto ». E ancora: «Una lunga sfilata di monti/ Mi separa dai diritti/ Pensavo l’altro giorno osservando/ Il lago maggiore e le Alpi/ Nel volo tra Roma e Parigi/ (Dove dal 1966 un single può adottare un minore)./ Da Barcellona a Berlino oggi in Europa/ Ovunque mi sento rispettato/ Tranne che tra Roma e Milano/ Dove abito e sono nato». Queste due citazioni per chiarire subito le stimmate del nuovo libro di poesie di Franco Buffoni Noi e loro . Si tratta di un’immersione materiale e spirituale dentro la dimensione omosessuale, in rapporto al mondo contemporaneo e alla storia, ma anche e soprattutto a «loro», cioè gli altri «diversi», siano essi i giovani arabi del Maghreb da inseguire e amare, oppure le frotte di migranti verso l’Occidente. Buffoni si catapulta in quel crogiuolo di speranze e attese con tutto il suo «Io», intellettuale, poeta, omosessuale, e i problemi e i dilemmi della «diversità», non accettata, mal sopportata. Comincia e conclude un lungo viaggio dentro al mondo arabo. Celebra la ricerca dell’anima «diversa», della dignità da riconoscere. Dopo Pasolini, Penna e Bellezza, nella poesia italiana è Buffoni ad aprire il sipario dell’ipocrisia: da una parte si sanciscono i diritti umani e dall’altra li si conculca in ogni campo, compreso il sesso. Il libro non è solo denuncia, è anche arte: con una lingua mobile, ricca, articolata e un verso ritmico, musicale nella sua assoluta libertà.

FRANCO BUFFONI
Noi e loro
DONZELLI PP. 153, e 14

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