Dalla rassegna stampa Cinema

MoMA e Cinecittà Holding celebrano Ferzan Ozpetek

…Contemporaneamente, esce la prima biografia dedicata all’autore: “Ferzan Ozpetek: ad occhi aperti”, a cura di Laura Delli Colli, edito da Mondadori nella versione bilingue italiano-inglese. Cuore del volume è una lunga intervista dell’autrice, nel corso della quale il cineasta svela con grande …

NEW YORK – Il Museum of Modern Art (MoMA) e Cinecittà Holding, con il sostegno della Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura, inaugurano oggi la retrospettiva integrale dedicata a Ferzan Ozpetek.
Per partecipare a questo importante omaggio sono giunti in città, oltre al regista, Isabella Ferrari (Un giorno perfetto e Saturno contro) e Stefano Accorsi (Le fate ignoranti, Saturno contro). Saranno presenti anche la produttrice Tilde Corsi, Gaetano Blandini, dg Cinema del MiBAC e amministratore unico di Cinecittà Holding e Pietro Ietto dg di Cinecittà Holding.

La rassegna si apre il 4 dicembre con Le fate ignoranti, una delle opere più significative del regista italo-turco, a cui domani (5 dicembre) farà seguito la prima dell’attesissimo Un giorno perfetto, presentato in concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Il pubblico di New York potrà apprezzare l’evoluzione artistica di Ozpetek attraverso tutte le sue opere, ristampate e sottotitolate per l’occasione da Cinecittà Holding: La finestra di fronte, Il bagno turco, Cuore sacro, Harem suaré e Saturno contro.

Questa retrospettiva, che si concluderà il 14 dicembre, fa parte della serie di omaggi ai grandi autori del cinema italiano che il MoMA e Cinecittà Holding co-producono da diversi anni, fra cui quelli dedicati a Roberto Rossellini, Giuseppe De Santis, Gianni Amelio.
Il MoMA definisce Ferzan Ozpetek “regista di grande contenuto estetico mai fine a se stesso. I suoi film mettono a fuoco diversi strati e tematiche sociali; i suoi attori risplendono in ruoli scritti per esaltarne al meglio le doti interpretative in un universo sensuale, multiculturale; la sceneggiatura abbraccia vite che sembrano ordinarie fino a quando un accadimento improvviso non ne svela passioni e possibilità inattese”.
Contemporaneamente, esce la prima biografia dedicata all’autore: “Ferzan Ozpetek: ad occhi aperti”, a cura di Laura Delli Colli, edito da Mondadori nella versione bilingue italiano-inglese. Cuore del volume è una lunga intervista dell’autrice, nel corso della quale il cineasta svela con grande disponibilità il suo mondo, le sue idee ed il suo il privato.

———————————————————-

FERZAN OZPETEK “UN FILM IN AMERICA? NON NE FACCIO UNA MALATTIA”
Il regista al MoMA: “Garrone agli Oscar sarebbe meraviglioso”
[di Michela Greco]

“Sono davvero felice di essere a New York con alcuni dei miei attori e di poter mostrare il mio lavoro a una platea di professionisti americani”. Ferzan Ozpetek compirà 50 anni il 3 febbraio 2009 e potrà salutare quest’importante tappa della sua vita con la consapevolezza della definitiva consacrazione internazionale del suo lavoro di regista. Fino al 14 dicembre, infatti, il cineasta italo-turco è protagonista di un grande omaggio voluto e organizzato dal Museum of Modern Art di New York (MoMA) e da Cinecittà Holding, che comprende una retrospettiva completa dei suoi film, l’anteprima di Un giorno perfetto e la presentazione di “Ferzan Ozpetek: ad occhi aperti” di Laura Delli Colli, il primo volume biografico a lui dedicato.

Stefano Accorsi, Margherita Buy, Barbora Bobulova, Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Isabella Ferrari, Stefania Sandrelli, Serra Yilmaz, Luca Argentero e Ambra Angiolini. Sono tanti gli attori che in questi anni hanno dato corpo e vita alle storie di Ozpetek; per alcuni di questi lavorare con lui è stato addirittura una svolta determinante per la carriera. Come per Barbora Bobulova: “Lavorare con Ferzan ha cambiato la mia vita professionale. Grazie a Cuore sacro ho vinto un David di Donatello. E’ un regista che sa catturare il gusto del pubblico”. Secondo Pierfrancesco Favino, Ozpetek “riesce ad assorbire le dinamiche reali del suo gruppo di attori e a farle parte del film. Come per la scena finale di Saturno contro, nata proprio perché noi, nei momenti di pausa, giocavamo a ping pong. E’ capace di creare la famiglia che racconta”. Mentre Stefania Sandrelli – che sta per girare il suo debutto da regista, un film in cui ha chiamato anche Margehrita Buy – lo apprezza perché “fa sentire gli attori come parte di un’orchestra; tutti liberi e allo stesso tempo decisivi per il film”.

Dopo una lunga gavetta come assistente e aiuto regista – con Maurizio Ponzi e Ricky Tognazzi, ad esempio – il cineasta italo-turco ha debuttato nel 1997 con Hamam – Il bagno turco. Cinque film dopo, con un crescendo di consensi di pubblico e critica, è arrivato in concorso alla Mostra di Venezia con Un giorno perfetto. Raggiunto da CinecittàNews, Ferzan Ozpetek ha parlato di questo momento così importante della sua carriera.

Che effetto le fa essere celebrato addirittura dal MoMA di New York?
In realtà quando ho saputo di questo omaggio non gli ho dato molto peso. Mi sono reso conto della sua importanza dopo tre o quattro giorni, quando amici e collaboratori hanno iniziato a chiamarmi entusiasti per complimentarsi. Questa cosa alla fine mi emoziona talmente tanto che la vivo come fosse astratta, quasi rimanendone fuori.

Lei è un regista molto amato in Italia. Ora arriva un’importante investitura internazionale.
Ne sono felice. A New York ci sono registi e attori statunitensi, oltre ad alcuni dei miei attori che sono volati qui insieme a me. E’ un bel modo per mostrare il mio cinema al pubblico americano.

Si è parlato spesso, negli ultimi mesi, di suoi possibili progetti hollywoodiani.
E’ vero che ho avuto dei contatti approfonditi per realizzare dei film in America, ma bisogna starci molto dietro. Ci sono stati diversi progetti che sono andati avanti per un periodo, per cui abbiamo fatto le prime riunioni, ma che poi per un motivo o per l’altro sono saltati. Ma non me ne faccio una malattia: mi piace continuare a lavorare con i miei meravigliosi attori italiani.

Quale sarà dunque il suo prossimo progetto?
Una commedia “vera” che sto scrivendo con Ivan Cotroneo: visti i tempi che corrono c’è bisogno di ridere e sorridere. E poi dopo Un giorno perfetto ho bisogno di leggerezza. Il film, che non ha ancora un titolo, racconterà la storia di una famiglia e di un amore e sarà ambientata a Lecce; l’ultimo film che ho girato a Roma è stato faticoso, perché i romani non sopportano molto i set. Lo girerò nel 2009 e uscirà nello stesso anno; ho già deciso il cast, di cui faranno parte alcuni degli attori che hanno già recitato nei miei vecchi film, ma per ora non posso svelarlo.

Restando in tema di internazionalità, tra poco un altro italiano, Matteo Garrone, potrebbe salire alla ribalta di Hollywood.
Sono sicuro che Matteo, con Gomorra, entrerà nella cinquina delle nomination all’Oscar per il Miglior Film Straniero; sarebbe grandioso. E lo sarebbe ancor di più se vincesse. Credo che abbia anche buone possibilità di ottenere delle candidature nelle altre categorie accanto ai film americani.

www.cinecitta.com

Effettua il login o registrati

Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.