Dalla rassegna stampa Cinema

ESCLUSIVA : Intervista al creatore di Hot, Stefano Ricci

Hot sta andando in onda sulla rete satellitare Jimmy con la seconda stagione e presto forse andrà in onda anche la terza stagione. Noi di Telefilm-Central.org abbiamo deciso di intervistare uno dei due creatori della serie, Stefano Ricci, per far sapere agli amanti di Hot, varie curiosità sulla …

Ecco l’intervista :

1 ) Cosa ha ispirato il concept di “Hot”?

Un episodio dell’infanzia, in cui nascondendomi sotto un letto mentre giocavo a nascondino, ero stato costretto a restarci in silenzio mentre rientravano nella stanza due mie zie che – all’insaputa della mia presenza – iniziavano a parlarsi in un modo che non riconoscevo, fatto di complicità femminile, apprezzamenti sugli uomini e segreti condivisi.
Io e Gianni Forte ci siamo chiesti come e di cosa parlassero le donne quando non fossero costrette a confrontarsi con l’universo maschile, che le pone puntualmente in atavica competizione tra di loro. Se poi queste donne non avessero avuto nient’altro in comune tranne la voglia di schiudere i pori col vapore? Senza essere amiche, avrebbero avuto meno tabù nella conversazione. Mentre facevamo queste considerazioni… HOT emetteva i primi vagiti. Le confidenze erotiche prive di morbosità di Eva, Tanika & Clara, accolte dai polpastrelli gay di un massaggiatore, stuzzicate dalle bollicine di un idromassaggio, spronate dai cocktails del metrosexual Rocco, il barman complice, hanno fatto da spinta propulsiva.

2 ) Non crede forse che creare una serie sul sesso sia un passo azzardato qui in Italia?

Nel deserto dei Tartari che contraddistingue la produzione di fiction nostrana, l’unico azzardo è quello di utilizzare i neuroni per produrre qualcosa di intelligente e strutturato. Abituati a grattare sul fondo, spappolati da annacquate vite di santi, medici e carabinieri, frullate in tutte le salse dell’ovvio, abbiamo lo stomaco compromesso dall’indigestione di mediocrità. Il Maloox che il pubblico implora è un prodotto che racconti il nostro tempo, competitivo con le serie americane, caposcuola del settore. Il sesso trattato in HOT non scandalizza, anche nella Terra dei Family Day, perché viene utilizzato esclusivamente come bacchetta rabdomantica, garbata e ironica, per raccontare le nevrosi della contemporaneità.

3 ) Lei che ha lavorato anche per Mediaset, nei “Cesaroni”, crede sia meglio lavorare in una tv satellitare o terrestre?

Gianni ed io lavoriamo da anni per Rai e Mediaset e ogni volta il prodotto è mirato, studiato in ogni dettaglio per il target al quale è rivolto. Si tenta puntualmente di alzare il tiro, innestando contaminazioni che facciano uscire le serie italiane da quella patina grigiastra anni Cinquanta che le contraddistingue. A volte ci si riesce: con I Cesaroni, per esempio, la sfida è stata vinta a livello di pubblico. Il percorso verso una qualità reale è però lunghissimo. Nelle tv satellitari, la presenza di budget ridotti all’osso è compensata da un’assoluta libertà espressiva. L’assenza degli editor di rete, la maggior parte dei quali abituati a massificare tutto appiattendo ogni diversità di linguaggio, amplifica le qualità di un progetto. Il bacino di utenza è ovviamente più contenuto ma potete essere certi che saltando da un canale all’altro di Sky si avrà la sensazione di tuffarsi in mondi completamente differenti: questa dovrebbe essere la funzione del televisore, che altrimenti diventa l’elettrodomestico più inutile.

4 ) Quale è il suo bilancio sulla prima stagione di “Hot”? E quello del direttore di Jimmy?

Più che positivo, ovviamente. Sia noi che Giusto Toni, il direttore di Jimmy, abbiamo portato avanti HOT come una cavia da esperimento. Gli ascolti alle stelle, l’affetto della critica e le richieste dei fans hanno fatto sì che la serie avesse una seconda stagione, ancor più ricca della precedente: dai cinque minuti dei primi episodi siamo passati ai sedici di quest’anno, affiancando alle protagoniste tutta una girandola di attori formidabili.

5 ) Quale personaggio dello spettacolo le piacerebbe ospitare nella serie?

HOT piace moltissimo anche agli attori, che si divertono a tuffarsi senza maschera e pinne nel nostro vaporoso Hammam. Abbiamo avuto il piacere di avere Tosca d’Aquino, Iaia Forte e, quest’anno, Fabio Canino e Rosaria de Cicco, solo per citarne alcuni. Il clima della serie è talmente torrido e pungente che necessita di personaggi assolutamente cool: per la terza stagione stiamo pensando a diverse opzioni, da Daniela Santanchè fino a Loretta Goggi… passando per Suor Germana.

6 ) Se dovesse paragonare “Hot” ad una serie americana a quale la paragonerebbe?

La stampa ci ha accostati, per i temi, a Sex and the City. Io credo che per il tono e l’ironia, HOT sia parente prossima di Will & Grace, Frasier e Desperate Housewives. Una lontana cuginetta… con tanta voglia di crescere.

7 ) Usi tre aggettivi per descrivere “Hot”.

Solo tre?! Dunque… piccante come un peperoncino messicano; graffiante come un velociraptor; esilarante come il gas delle spie segrete!

8 ) Telefilm-Central.org è una community di telefilm con più di 4.000 iscritti, questi dati dimostrano come gli italiani s’interessino sempre di più alle serie tv, cosa pensa a riguardo?

Le serie tv sono diventate oggetto di culto e la vendita in crescita delle collezioni in dvd ne è un esempio. Il pubblico ha voglia di affezionarsi ai suoi beniamini e stabilire con loro un appuntamento settimanale, una zona franca dal vuoto pneumatico dei “pacchi”, delle “letterine” e “mamme di Cogne” che satura le serate. Ritrovare puntualmente gli amici di sempre, gli eroi di cui ci fidiamo, e condividere le loro avventure televisive ci riscalda da un Grande Freddo quotidiano in cui cellulari e sms sono diventati i soli moduli pratici di comunicazione.

9 ) Lei da semplice spettatore quale serie tv segue, o ha seguito, con più affetto e ammirazione?

Onnivoro per natura, gusto ogni nuovo prodotto atterri sul teleschermo. Il mio affetto è equamente distribuito tra action series come 24, Alias e l’ampio bacino comedy in cui nuotano le Casalinghe Disperate, Carrie Bradshaw e le Gilmore Girls… senza dimenticarmi di Ally McBeal.

10 ) La bibbia di Tanika è “Confessioni di un’ereditiera” di Paris Hilton, cosa pensa di questa eroina trash americana? E ha inserito qualche aspetto della diva in qualche personaggio?

HOT vuole radiografare il presente, compresi tutti i totem consumistici in voga che vengono masticati, digeriti e sputati via in un batter d’occhio. Starlette, politici, calciatori e varia umanità che ha conquistato i suoi cinque minuti di fama… vengono evocati nel nostro Hammam per sbollentare le protagoniste e poi dissolversi tra i vapori. La Hilton assurge così a modello per Tanika, la nostra candida pornostar, che vede in lei un simbolo di successo senza alcun talento. La nostra protagonista si renderà conto ben presto che la “blonde ambition”, da sola, non basta!

11 ) Quale è l’aria che si respira durante le riprese? Come sono i rapporti tra le attrici e tra la crew?

Le incorreggibili Monica Dugo, Valentina Contato e Giada Fradeani, eroine di HOT, sono protagoniste alla pari: questo ha fatto sì che tra le tre attrici nascesse un rapporto di amicizia e collaborazione che ha contribuito al successo della serie. Per quanto riguarda l’atmosfera sul set, è accaduto con la prima stagione e si è verificato nuovamente quest’anno con gli altri episodi: arrivati negli studi di registrazione, le storie sceneggiate e i vocaboli utilizzati hanno catalizzato l’attenzione del cast tecnico. Operatori, fotografi, costumisti e truccatrici hanno seguito e appreso tecniche e modalità erotiche che li hanno incuriositi. Ci hanno chiesto spiegazioni e hanno portato sul posto di lavoro i loro compagni di vita… utilizzando l’esperienza di HOT come un divertito “corso di aggiornamento” per coppie, triangoli, quadrilateri…

12 ) Quali sono i suoi progetti futuri?

Le richieste che il bagno turco di HOT riapra i battenti per la terza stagione… sono innumerevoli. Oltre a questo, stiamo sviluppando due concept paralleli con la lungimirante FourLab, molto hot e in chiave comedy, per Jimmy e Fox. A fine giugno, poi, alla Biennale di Venezia, andrà in scena un nostro progetto drammaturgico che tratta il tema dell’Eros tra i disabili in una forma cruda e poetica: “Mare in catene”, questo è il titolo, sarà anche al Piccolo Teatro Strehler di Milano in luglio.

13 ) Ultima domanda: perchè secondo lei i visitatori di Telefilm Central dovrebbero vedere la seconda stagione di “Hot”?

E’ la prima serie LGBT italiana, una sorta di pioniera che può contrapporsi al clima da pastorale catechesi, al buonismo ipocrita e alle stucchevoli famiglie del Mulino Bianco, ossessione onnipresente nelle nostre fiction, relegando certi prodotti jurassici e anacronistici nel posto più giusto per loro: in soffitta! Rinunciando alle dosi di melassa, i denti ne troveranno giovamento: un vantaggio per una sitcom ad alto contenuto “risologico”.

Fabry

da http://www.telefilm-central.org/

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