CINEMA E FUMETTO
Berlino. L’epica della storia greca, il culto dei fumetti di Frank Miller, uno dei più grandi autori del genere, lo spettacolo degli effetti digitali hollywoodiani. Incurante della bocciatura della critica internazionale, c’era uno stuolo di fan ieri alla Berlinale per la presentazione di “300”.
Il film di Zack Snyder, ispirato alla grafica delle strip di Miller, racconta le gesta dei trecento spartani, guidati dal re Leonida, che combatterono e resistettero fino alla morte contro migliaia di persiani del re Serse nella battaglia delle Termopili del 480 a.C., come racconta Erodoto.
Oltre alla messa in discussione della veridicità storica, ci si interroga sui riferimenti all’attualità. «In tanti mi hanno chiesto chi fra i due protagonisti rappresenti Bush – racconta il regista -. Serse che attacca un piccolo stato o Leonida che si sente in dovere di combattere contro tutti per la Democrazia? E’ una prospettiva forzata secondo me, anche se da un punto di vista logico potrebbe funzionare su entrambi i fronti».
Gli fa eco l’aitante protagonista Gerard Butler al suo terzo guerriero dopo Attila e Beowulf: «Ci sono tanti modo di vedere questo film. Credo che chi ne vuole dare una lettura politica lo faccia più che altro per mettersi in mostra».
F. Fel.