Missy ( Cynthia Nixon vista in “Sex and the City”) è una famosa video-artista Newyorkese, che divide il suo tempo tra inaugurazioni di mostre d’arte, veloci incontri sessuali con un uomo d’affari che lei chiama Suit, e lunghe chiacchierate con il suo migliore amico Spaz, anch’egli artista, ma meno fortunato e gay.
Il rapporto tra Missy e Suit funziona bene perchè, essendo lui sposato, non c’è il pericolo di rimanere coinvolti in una storia sentimentale, cosa che lei vuole proprio evitare. Missy è però infastidita dal fatto che Suit abbia sempre troppo poco tempo per lei. In uno di quei momenti in cui Missy avrebbe voluto essere con Suit, l’amico Spaz ha la pessima idea di offrirle, per una scopata consolatoria, la compagnia del suo nuovo compagno Brat, attore di scarso talento, bellissimo e bisessuale, che lei aveva già avuto modo di vedere ed apprezzare nudo nel letto di Spaz.
Succede (ma guarda un po’ che strano …) che Missy e Brat scoprono di piacersi veramente e si innamorano. Cosa che viene subito percepita dai loro rispettivi compagni, rendendoli ovviamente molto nervosi. E questo succede proprio mentre Suit, lasciato dalla moglie, vorrebbe iniziare con Missy una storia seria.
Tutti i nodi vengono al pettine quando Suit invita gli altri a passare un weekend nel suo cottage in campagna. Missy e Brat arrivano con un giorno di ritardo avendo passato la notte assieme. Spaz e Suit, lasciati soli per un giorno, scoprono di stare bene assieme e diventano amici.
Missy rifiuta le offerte di Suit e Brat dice a Spaz di non amarlo. Spaz allora si getta nel lago e viene salvato da una gradita respirazione bocca a bocca da parte di Suit. A quel punto Missy decide di voler restare da sola e caccia via Brat. Poi però si pente e lo va a cercare assieme a Spaz.
Nella scena finale in un autogrill, l’unica scena un po’ divertente del film, Brat convince finalmente Missy a mettersi con lui, con la partecipazione attiva di tutti i clienti del locale, mentre Spaz sembra avere buone chances con il bel barista del locale.
Il film è tratto da una commedia teatrale dello stesso autore (Douglas Carter Beane), il titolo si riferisce al quinto capitolo di “Alice nel Paese delle Meraviglie” (“Il consiglio di un bruco”) che viene letto ad un certo punto da Spiz a Missy.
Sebbene i quattro protagonisti di questa commedia sentimentale siano tutti bravi ( in particolare Andy Dick nella parte del gay è perfetto), la trama ci pare debole e piuttosto inverosimile. E comunque ci piace poco un lieto fine in cui un bisessuale stupendo e per niente checca viene riconvertito all’eterosessualità da parte della donna giusta, mentre il gay dichiarato, sfigato e molto effeminato, rimane da solo.