La trattoria del paese è la location per ‘Un difetto di famiglia’
Il regista Simone ha scelto il locale dei coniugi Favella come luogo ideale per dare il via alle riprese La troupe e gli interpreti impegnati per due giorni
Lino Banfi e Nino Manfredi impegnati sul set del loro prossimo film a Torriana. Una scena di “Un difetto di famiglia” – del regista Alberto Simone – sarà ambientata all’interno della “Trattoria Torriana” di Piero e Morena Favella. Il 5 settembre – in avanscoperta – arriverà un’arredatrice per allestire il set, mentre la troupe porterà tutto l’occorrente il giorno dopo. Il primo ciak, venerdì 7 settembre. Una curiosità: neanche i vip sfuggono alle leggi implacabili del Festivaletteratura. In città non si trovano più suite per ospitare i due attori, che per i due giorni di riprese alloggeranno a Ferrara.
Per tutta la giornata di venerdì, la trattoria sarà chiusa al pubblico, per poter consentire alla troupe di effettuare le riprese.
Morena e Pietro Favella (nella foto) hanno firmato il contratto con la casa di produzione Italian International Film pochi giorni fa: il regista Alberto Simone ha scelto la taverna nel centro di Torriana – che i coniugi gestiscono da due anni e mezzo insieme ai figli – come location ideale per dare inizio alle riprese del suo film.
Protagonisti, Lino Banfi – che ha assaporato una nuova ondata di popolarità grazie al personaggio di nonno Libero interpretato nella fiction tv Un medico in famiglia – e Nino Manfredi.
I due attori saranno impegnati sul set allestito a Torriana insieme all’attrice roverbellese Luciana Turina, che ritorna a lavorare in casa.
Lino Banfi interpreta Nicola Gammarota, un uomo del sud che ha fatto fortuna e vive sul lago – con la moglie e i figli – in una bella villa del nord Italia. Con loro abita anche la signora Rosa, la madre di Nicola. La storia prende il via in una mattina che per Gammarota ha un sapore particolare. Si realizza il sogno di una vita, quel salto sociale che Nicola insegue da sempre: sua figlia Chiara – interpretata dall’attrice Eleonora D’Urso – sposa il figlio di un generale. Ma proprio quella mattina, la signora Rosa – a 101 anni – muore.
E così nella casa già addobbata per le nozze, si celebra il funerale.
Proprio durante la cerimonia – mentre tutti in chiesa sono raccolti in preghiera – arriva un uomo che desta la curiosità generale: un signore di settant’anni, vestito in modo piuttosto eccentrico e con un cane in braccio, si fa largo tra i banchi della chiesa. E’ Francesco – l’attore Nino Manfredi – il figlio maggiore della signora Rosa: la causa che ha spinto Nicola e sua madre ad abbandonare il loro paesino del sud. Quarant’anni prima Francesco – che all’epoca faceva il professore in un liceo – aveva dato scandalo dichiarando la propria omosessualità al paese intero. Con Nicola non si vedono da allora ed è da allora che Nicola lo detesta con tutte le sue forze.
Le cose cambiano con la lettura del testamento di Rosa, che ha scelto di essere sepolta nel piccolo cimitero del suo paese d’origine e di venire accompagnata alla sua ultima dimora da entrambi i figli. Ha inizio così un viaggio che si trasforma in un’avventura che vedrà i due fratelli litigare sin dal primo momento. Dopo un percorso su strada ricco di disavventure, arrivano nel paesino del sud.
Francesco e Nicola si sono ritrovati, grazie ad un viaggio che ha permesso loro di spiegare le incomprensioni di vecchia data.
Il finale riserva – ovviamente – una piccola sorpresa, che non riveliamo. Per sapere cos’è il Difetto di famiglia bisognerà aspettare fino a gennaio, quando RaiUno trasmetterà il film.