Waterboys

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Suzuki fa parte della squadra di nuoto della sua scuola, ma è talmente imbranato che vorrebbe lasciar perdere. L’ arrivo della nuova insegnante di nuoto, una ragazza molto bella, gli fa cambiare idea e attira nella squadra anche tutti gli altri studenti. Lei però prima insegnava in una scuola femminile e ora vorrebbe mettere in piedi una squadra di nuoto sincronizzato. A questa notizia quasi tutti i ragazzi scappano. Rimangono solo Suzuki e altri quattro, tutti pessimi nuotatori. Il gruppo inizia ad allenarsi tra la derisione degli altri studenti, in vista del saggio di fine anno. Ma ben presto la maestra scopre di essere incinta e lascia l’insegnamento. I cinque per orgoglio decidono di continuare, ma devono anche trovare dei soldi per riavere l’uso della conciatissima piscina della scuola, adibita anche a vivaio di pesci …Nel corso della storia si sviluppano due vicende sentimentali. La principale coronata dal successo, tra il timidissimo protagonista Suzuki e la decisa Shizuko. L’altra riguarda il ragazzo gay del gruppo Saotome, da sempre innamorato del suo compagno Sato. Una sera Saotome rompe gli indugi e chiede a Suzuki di dire a Sato che lo ama. Purtroppo Sato non è interessato e ci rimane un po’ male. Durante il saggio finale però… (R.M.)

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Sinossi e commento (contiene finale)

Suzuki fa parte della squadra di nuoto della sua scuola, ma è talmente imbranato che vorrebbe lasciar perdere. L’ arrivo della nuova insegnante di nuoto, una ragazza molto bella, gli fa cambiare idea e attira nella squadra anche tutti gli altri studenti. Lei però prima insegnava in una scuola femminile e ora vorrebbe mettere in piedi una squadra di nuoto sincronizzato. A questa notizia quasi tutti i ragazzi scappano. Rimangono solo Suzuki e altri quattro, tutti pessimi nuotatori. Il gruppo inizia ad allenarsi tra la derisione degli altri studenti, in vista del saggio di fine anno. Ma ben presto la maestra scopre di essere incinta e lascia l’insegnamento. I cinque per orgoglio decidono di continuare, ma devono anche trovare dei soldi per riavere l’uso della conciatissima piscina della scuola, adibita anche a vivaio di pesci (che loro fanno morire per errore). Cercano di fare una sottoscrizione, ma tutti li deridono quando capiscono a cosa servono i soldi. Le uniche persone disposte ad aiutarli saranno un gruppo di travestite locali.
Non potendo usare la piscina della scuola, il gruppo va ad allenarsi in un parco acquatico, sotto la guida di uno stravagante ed effeminato addestratore dei delfini, in cambio però devono pulire le vasche dei pesci.
I cinque ne combinano di tutti i colori, come quando cercano di rianimare un delfino svenuto facendogli la respirazione bocca a bocca, sbagliando però il buco.
Un giorno, mentre si allenano in mare, dei bagnanti credono che stiano affogando e chiamano i soccorsi, con loro arriva anche la televisione, cosi tutti vengono a sapere che sta per esibirsi una squadra di nuoto sincronizzato maschile. A quel punto anche gli altri ragazzi della scuola vogliono entrare nella squadra. Il giorno nel saggio, che avviene nella piscina delle ragazze, per Suzuki e i suoi amici sarà un completo trionfo.
Commedia giapponese per teenagers, senza troppe pretese, che diverte ma nello stesso tempo anche promuove il rispetto per le diversità. A differenza delle analoghe commedie americane, non è mai volgare, e anzi i protagonisti (tutti ovviamente molto carini) appaiono ai nostri occhi fin troppo timidi ed innocenti, per la loro età.
Nel corso della storia si sviluppano due vicende sentimentali. La principale coronata dal successo, tra il timidissimo protagonista Suzuki e la decisa Shizuko. L’altra riguarda il ragazzo gay del gruppo Saotome, da sempre innamorato del suo compagno Sato. Una sera Saotome rompe gli indugi e chiede a Suzuki di dire a Sato che lo ama. Purtroppo Sato non è interessato e ci rimane un po’ male. Durante il saggio finale però Saotome si prende una piccola rivincita. In una scena Suzuki e Sato prima di entrare in acqua sono vestiti come una coppia di sposi, alla fine del quadro, dopo aver attraversato la vasca in mezzo a due file di compagni, ad uscire dall’acqua per abbracciare e baciare Sato tra gli applausi generali, non è Suzuki ma Saotome, e questo grazie alla complicità di tutti i compagni. (R.M.)

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