Il Più bel giorno della mia vita

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Il Più bel giorno della mia vita

Una delle poche commedie italiane degli ultimi anni davvero meritevole di essere vista. Una famiglia borghese romana si ritrova nella villa della nonna Irene: Claudio è gay e non sa come fare il coming out con la madre, Sara è vedova e iperprotettiva nei confronti del figlio, Rita è in crisi col marito e ha un amante veterinario. Lo Cascio è credibile e misurato nel ruolo di Claudio che, contro ogni stereotipo, adora il calcio e non schecca. Finalmente si vede una coppia gay che fa la spesa e parla di bilanci. Unico difetto del film una struttura un po’ paratelevisiva che vuole spiegare tutto.

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6 commenti

  1. thediamondwink

    L’ho visto al cinema nel 2001 e mi era piaciuto molto, sia come interpretazione, sia per la regia e le atmosfere. Ma, dopo anni, mi sono deciso a vederlo di nuovo e mi sono reso conto che qualcosa non andava. Mi ero sbagliato nel mio precedente giudizio. Probabilmente la storia è un po troppo da “fiction”, mi ricorda la serie tv “Caterina e le sue figlie”, sempre con Virna Lisi. Inoltre, mi rendo conto, che l’approccio degli attori è un po troppo “fasciato”, cioè mi sembra che non abbiano libertà di movimento nel ruolo interpretato e siano intrappolati dalla regista in scialbi personaggi senz’anima. Tutto sommato, la trama, è abbastanza interessante ma forse andava modificato qualcosa per renderla più avvincente.

  2. Rivedendolo mi è piaciuto di più. Gli attori sono bravi e le atmosfere delicate nella forma quanto pregni di contenuto. Gli sguardi pesano, i cuori cercano disperatamente un modo per toccarsi. E’ davvero un film carino

  3. zonavenerdi

    La storia di una famiglia complessa. La madre (Virna Lisi) che si sente sola e ora che è vedova e i figli sono grandi si sente sola e sente di aver vissuto la sua vita a metà con un uomo che in fondo non amava, ma che era il padre dei prorpi figli; un figlio (Lo Cascio) che sapendo da sempre di essere omosessuale non sa come rivelarsi alla madre; la figlia maggiore (Buy) che pur avendo un figlio adolescente (anche lui omosessuale e con problemi ad accettarsi come lo zio) non è mai riuscita ad avere una relazione stabile e la figlia minore (Ceccarelli) che è sposata con figlie piccole, ma dopo aver confessato un suo tradimento al marito è in via di separazione.

    Film corale molto bello, che nella sua complessità fa vedere molte sfaccettature di una famiglia e cerca di far vedere i mille lati dei vari personaggi. Mi dispiace per le critiche al film che leggo sotto. Non se le merita proprio.

  4. Un film senza lode e senza infamia, che scivola via senza lasciare alcuna traccia, salvo per l’interpretazione di Virna Lisa, che con la sua sola presenza riesce a valorizzare un film scontato e banale, giusto da fiction televesiva come ha scritto Domenico.

  5. domenico

    banalità da fotoromanzo. assenza di introspezione. concentrato di sentimentalismo e banalità a buon mercato. fiction televisiva sul grande schermo. si potrebbe utilizzare meglio l’invenzione dei Lumiere?

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La matura Irene vive in una vecchia villa alle porte di Roma, legata ai ricordi del suo passato. Il suo più grande cruccio è quello di non essere riuscita a trasmettere a nessuno dei tre figli (Sara, Rita e Claudio) l’attaccamento alla casa e al concetto di famiglia. Ma ognuno dei tre ha, in realtà, ben altri motivi di preoccupazione. Sara, infatti, dopo la morte del marito, vive praticamente reclusa e passa le serate ad aspettare il ritorno del figlio Marco con la paura costante che gli succeda qualcosa. Rita, l’altra figlia, è apparentemente realizzata nella vita. In realtà sotto la facciata serena nasconde un’insoddisfazione tale da non permetterle di avere rapporti sessuali con il marito. Infine Claudio, avvocato, vive di nascosto la propria condizione di omosessuale. Ma l’insoddisfazione e la monotonia stanno per essere scosse da una serie improvvisa, e inaspettata, di avvenimenti: Davide, un affascinante veterinario, irrompe nella vita di Rita. Sandro, un uomo misterioso, turba l’esistenza di Sara. Infine Luca induce Claudio a fare le proprie scelte e a dichiarare la propria omosessualità. Sullo sfondo i primi amori e le scoperte dei nipoti di Irene e dei loro amici e l’organizzazione della festa per la prima comunione, ” il più bel giorno”, della vita della figlia di Rita e Carlo.

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