The Mystery of Mazo de la Roche

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The Mystery of Mazo de la Roche

Mazo de la Roche è stata una delle più importanti e prolifiche scrittrici del 20mo secolo, un’icona della letteratura canadese di quegli anni. Divenne famosa a livello internazionale dopo la pubblicazione del suo romanzo “Jalna”, che vendette milioni di copie in tutto il mondo negli anni ’20. E’ stata la prima donna a vincere l’Atlantic Prize di 10 mila dollari, un premio equivalente all’odierno Booker Prize. Dopo quel premio produsse ininterrottamente una serie di libri che erano attesi da lettori devoti in tutto il mondo. Mentre i suoi libri erano conosciuti quasi da tutti, nessuno sapeva nulla della sua vita privata, avvolta in un fitto mistero. Con l’aumentare della sua popolarità, aumentava anche il suo desiderio alla riservatezza, tanto da farle costruire una fittizia figura pubblica proprio per nascondere la sua vera vita privata. Nel film è la stessa Mazo de la Roche che racconta la sua storia, commentando immagini, foto e lettere. Scene della sua vita reale vengono ricostruite con l’attrice Severn Thompson che interpreta la scrittrice, intercalati da vignette, foto d’archivio, letture e interviste con la figlia adottiva, biografi e altri famosi scrittori. Il film è diviso in capitoli secondo i diversi momenti della sua vita. Impariamo così che le sue considerazioni sul sesso erano futili, che aveva paura di essere toccata, e che avrebbe desiderato essere un maschio. Viene rivelato anche che subì una terapia di elettroshock per una strana malattia che le occorreva spesso. Visse quasi tutta la vita insieme a Caroline Clement, che ufficialmente aveva adottato come sorella, convivenza che allora era chiamata “Boston marriage”. Le due donne conducevano una vita molto riservata e non hanno mai discusso in pubblico del loro rapporto. Insieme adottarono due bambini. La sua figlia adottiva ricorda che de la Roche stuzzicava i due bimbi a fare cose pericolose e inusuali assegnando poi loro dei premi immaginari. Non hanno mai conosciuto i dettagli della loro nascita. Alle loro domande le due donne rispondevano con altre domande evadendo l’argomento che diventò un vero tabù. Moltissimi sono i segreti che ancora avvolgono le loro vite. Caroline Clement arrivò a bruciare i suoi diari per proteggere la loro vita privata fino alla fine. Il film ci mostra come questo loro atteggiamento, questa esasperata riservatezza, sia stato perseguito con successo. Esse dicevano che il pubblico già sapeva quello che doveva sapere. Il successo nelle vendite dei suoi libri arrivò a contare 11 milioni di copie vendute in ben 93 lingue differenti. Oggi quasi nessuno conosce più questi romanzi e forse questo film aiuterà a riscoprirli.

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Un commento

  1. Non conoscevo questa scrittrice. Il documentario è ben fatto. La riservatezza ha caratterizzato la sua vita. Visse con una donna tutta la vita e alla sua morte furono bruciati i diari e le lettere a protezione della loro privacy

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CRITICA:

Back in the late ’20s, when Canadian author Mazo de la Roche broke into the literary scene with her impassioned depiction of rural aristocracy, Jalna, Canadian writers, particularly women, weren’t often successful south of the border. As noted in Maya Gallus’s precise, distinctly NFB,documentary, The Mystery of Mazo de la Roche notes, “We didn’t have a Margaret Atwood back then… Mazo was the closest thing we had to that level of success.”
As such, her identity became the subject of intrigue to readers unwilling to accept her cool response to personal probing with, “everything I am is in my books.” Exacerbating this was her intense need for privacy, dismissing questions or inquiries into her personal life while ignoring any comment or query that she perceived as silly or frivolous.
Gallus’s documentary, which mixes interview footage of literary experts and family members with re-enactments and confessional speeches from an actress portraying de la Roche, speculates about the life and identity of the writer, with care not to make any assumptions or limit perspective. Her upbringing and life with cousin and lifelong companion Caroline Clement are discussed, as is her literary career, which fizzled out towards the end when critics found her endless series of Jalna books repetitive and tiresome.
Smartly, only de la Roche’s words are used to describe her disposition, while any other hearsay is highlighted as such, coming from the mouths of literary analysts making an argument for how the author identified with her male characters. Mazo’s adopted daughter only adds to the mystery of the famed Canadian woman’s identity, saying that she never knew the particulars surrounding her adoption and didn’t believe her mother and Caroline had a Sapphic relationship.
Running at a TVO-friendly 52 minutes, this occasionally quaint biography is packed full of information and compelling interviews. And even though the re-enactments and pointed quotes from the actress portraying de la Roche take some getting used to, everything is handled with the utmost respect for the subject without sacrificing integrity. (Robert Bell, Exclaim.ca)

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