J'ai rêvé sous l'eau

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J'ai rêvé sous l'eau

Antonin è un giovane di 20 anni segretamente innamorato del suo migliore amico Alex. Dopo la morte improvvisa e brutale di Alex, Antonin è sconvolto dal dolore e reagisce frequentando la Parigi notturna, battendo e prostituendosi. Passa attraverso storie di violenza, di sesso estremo ma anche di tenerezza, di umanità, di aiuto reciproco. Un giorno incontra Juliette ed è amore a prima vista, ma dopo alcune settimane felici, l’abuso di droghe costringe Juliette a scappare via. Sarà Baptiste, un suo vecchio cliente, ad aiutarlo a superare la crisi, anche se Juliette resterà per sempre nel suo cuore.

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6 commenti

  1. stefano66

    la trama regge poco, diversi buchi nella sceneggiatura, il protagonista è talmente innamorato del suo amico che muore di overdose che per reazione si mette a vivere esperienze di sesso estremo (neanche tanto estremo a mio avviso….) come dire, se a una ragazza morisse la persona di cui è segretamente innamorata si mette a fare marchette per il gran dolore?! A un certo punto il grande amore (nel giro di poche battute) diventa una ragazza (ma il tipo è gay o no?) che all’inizio è normalissima e dopo 15 minuti diventa una larva tossica all’ultimo stadio. Il rapporto con una madre piena di sensi di colpa è appena accennato (ma è sempre necessario e d’effetto inserire in una pellicola gay il tema rapporto madre/figlio). Inoltre il finale non è molto chiaro: che fine farà Juliette? E che fine farà Antonin? Ma soprattutto, che fine faranno regista e sceneggiatore?:-) Film assolutamente mediocre. le due stelle e 1/2 della critica sono un’offesa ai veri film di qualità (almeno secondo me).

  2. Per tutto il film permane un’ atmosfera mortuaria.La morte rimane protagonista da quando l’amore di Antonin (Alex) è ucciso da una overdose a quando Juliette (il nuovo amore) si avvia sulla stessa strada finendo come spazzatura umana in un lurido abitacolo popolato da drogati.Quel che è assolutamente mal definito è il protagonista : indeciso bisex, reagisce ai dolori d’amore prostituendosi e scendendo verso l’abisso passo dopo passo ma mai drogandosi a quanto appare. Un animo tenero è l’unico suo segno distintivo. Il film è comunque mediocre anche se ben fotografato e recitato. Voto 6.

  3. marediguai

    formalmente molto curato(ovviamente: il regista è prima di tutto un fotografo) non è molto originale nella trama di un mondo dove la perdizione (droga, sesso, violenza…) regna sovrana… lo sguardo da cerbiatto smarrito del protagonista è comunque molto accattivante e le scene di sesso molto realistiche

  4. istintosegreto

    Film costruito come un lungo tristissimo sogno.
    Miseria, droga, prostituzione; tutto raccontato in modo crudo. Morale: non per tutti c’è una possibilità di riscatto nella vita.
    Una menzione di merito all’attore protagonista.
    Warning: da non vedere in un momento di depressione.

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trailer: J'ai rêvé sous l'eau

https://youtube.com/watch?v=qfV_9aYc-qY%3Ffs%3D1%26hl%3Dit_IT

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