L' Educazione sentimentale di Eugenie

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L' Educazione sentimentale di Eugenie

“E’ dal 1975, anno del film di Pierpaolo Pasolini ‘Salò’, che un’opera del marchese De Sade non veniva portata sul grande schermo – ha detto il regista palermitano in conferenza stampa – mentre io ritengo che sia ancora di grande attualità. Il Settecento e l’opera di De Sade rimangono insuperate per quello che riguarda la libertà nei temi della morale sessuale”. Ma il film è molto deludente, indeciso tra un soft-core e una ricostruzione d’ambiente non riesce a convincere nemmeno come trasposizione letteraria. La fotografia è inspiegabilmente di pessima qualità, probabilmente voluta per dare un tocco di originalità assai poco apprezzabile. Il protagonista omosessuale è il massimo dello stereotipo, quasi rivoltante. Da dimenticare.

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4 commenti

  1. Francesco

    Pessimo, pietoso, recitato male, un film veramente di merda. Se poi avete letto il libro da cui è tratto (“La filosofia nel bodoir” di De Sade)allora resterete ancora più delusi dalla povertà di questo film!

  2. Mah, io lo trovo filosofico e divertente XD mi piace questo modo di recitare molto artificioso e pomposo, mi fa ridere XD
    L’ho guardato con piacere. Dopotutto le scene di sesso non sono da buttare, suvvia. Per un pomeriggio noioso come questo è più che sufficiente! sicuramente meglio di Mean Girls!

  3. Jim Puff

    Grimaldi peggiora di film in film.
    Com’è distante la tragica bellezza e la dolorosa partecipazione di “La discesa di Aclà a Floristella”.
    La trasposizione dell’opera del marchese De Sade è assai povera, curiosa: conti e marchese si scrivono in italiano perchè si sa, la lingua dell’epoca in Francia era l’italiano!
    Qui siamo assai vicino al porno-soft (in verità + parlato che mostrato!).
    Una recitazione da cani (mi perdonino i cani!) ma forse non era richiesta, bastava avere dei corpi discreti per sollecitare le “pruderie” dei guardoni.
    Aurelio speriamo nel prossimo film!

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Madame de Saint Ange ha finalmente ottenuto l’incarico dal duca di Mistival di occuparsi dell’educazione sentimentale della virginale figlia Eugénie. Madame è assai attratta dalla ragazzina ma, contemporaneamente, ha architettato il modo di sedurre anche il marchese di Dolmancé, dotto e giovane filosofo, famoso per la sua intelligenza e il suo fascino, ma noto omosessuale. Madame vuole cogliere due piccioni con una fava: educare (in senso settecentesco: nei costumi, nella conoscenza filosofica, nella vita sessuale) Eugénie, e con l’occasione sedurre il marchese assegnando a lui l’incarico di presiedere la sezione culturale della formazione della ragazza. Si fa aiutare dal suo giovane fratello, nonché suo amante, Cavalier de Mirvel, e dal giovane servo Augustin. Saranno due giorni di inganni, astuzie, lezioni, seduzioni, filosofie. E Madame raggiungerà entrambi i suoi obiettivi…

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