Cover Boy

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Cover Boy

Michele e Ioan sono due ragazzi alla ricerca di un lavoro stabile, traguardo che sembra sempre più lontano. Lionello ha passato la quarantina e quando viene licenziato dall’impresa di pulizie della stazione Termini continua a far finta di lavorare piuttosto che affrontare l’umiliazione di essere disoccupato. Ioan, giovane immigrato rumeno scampato alla rivoluzione nel suo paese, incontra Lionello alla stazione e affitta un letto nella sua casa. I due coltivano il sogno di aprire un ristorante sul Danubio, finché Ioan non viene scoperto da una fotografa e diventa un ragazzo copertina…

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77 commenti

  1. zonavenerdi

    E’ senz’altro un bel film; però il finale mi ha lasciato l’amaro in bocca. Forse non si può trarre un senso dal film e non si può pretendere che tutti i film finiscano con un lieto fine, ma qui non avrebbe guastato.

  2. Giuseppe81

    Per qnt concerne il film, m accodo ai giudizi positivi ke m hanno preceduto!Straziante Lionello!!! L’unica cosa ke nn m ha convinto è proprio la Littizzetto; troppo “simpatica” per interpretare un personaggio spregevole.

  3. Giuseppe81

    Qst film dimostra cm il cinema italiano d’autore sia vivo e vegeto. L’unico problema, semmai, è l’insufficiente distribuzione. Insomma, nn esiste solo la commedia generazionale o quelli realizzati sui comici televisivi, che hanno tanto successo al botteghino!Infatti a dare lustro al cinema italiano, soprattutto all’estero, c sn autori, oltre ai famosissimi Garrone e Sorrentino, cm Crialese, Guadagnino,e infine lo stesso Amoruso… straordinario autore, tra l’altro, di Parenti serpenti.

  4. delicatezza, tremore, attesa, sincerità, complicità, malinconia, speranza… scorrono i minuti e aspetto con impazienza una abbraccio tra i due protagonisti, magari una scena d’amore… lui lo guarda mentre dorme e io li a digli: “accarezzalo, toccalo, bacialo… fagli capire che l’ami”… invece niente! bellissimo film, bellissimi attori! ben girato, bella la sceneggiatura, la fotografia, la regia, la musica… non distogli gli occhi nemmeno un secondo… peccato solo il finale tragico, che vela tutto di una amara malinconia. impossibile non starsene li, a fantasticare per ore sulla nuova vita di Ioan, ora che, come aveva promesso al padre, è ritornato a casa…

  5. istintosegreto

    Sono particolarmente legato a questo film poiché lo vidi per la prima volta mentre frequentavo uno studente di origine rumena.
    Oltre a descrivere perfettamente la realtà del nostro paese (incontro di etnie, problemi economici, disillusione generale), il film dimostra che è necessario avere un sogno per dare un senso alla propria vita e fronteggiare i momenti difficili.
    Pellicola di alto livello, ovviamente di nicchia, in una nazione dove bisogna fare posto ai vari Boldi, De Sica e Amendola junior, Pieraccioni…
    Una curiosità: il mio ex rimase compiaciuto dall’interpretazione del suo connazionale che, a suo dire, era un attore totalmente sconosciuto in Romania. Io, da cretino gli chiesi: “Ah, anche voi avete attori famosi?”, lui mi guardò malissimo…

  6. un film davvero da suggerire, fatto molto bene. ho amato moltissimo i protagonisti uniti e solidali per la questione lavorativa che manca, una sorta di patto di sangue che li ha sempre legati. ed anche quando tutto si risolve, tornando alle origini il legame si spezza per la fine tragica che ha colpito uno dei due protagonisti. penso che la donna del piano di sopra, abbia un rimorso quello di non aver avvisato il suo inquilino del fatto che il suo amico stava ritornando da milano. beh se avesse combattuto contro la sua pigrizia e fosse scesa un pò prima la fine non sarebbe stata così brutta. peccato un sogno doveva ancora realizzarsi quello di un lavoro in romania, insieme per una nuova avventura. Secondo me questo film anche se ha molti riferimenti gay non è un pò gay ma è tutto gay perchè ha espresso nelle sue forme molto ridotte quello che era un amore spietato e possessivo di uno dei protagonisti verso l’altro. beh è questo che mi ha colpito di piu. un film ben riuscito. voto 9

  7. matteo

    Appena finito di vedere… ne sono rimasto folgorato.
    Il velato-platonico amore di Michele verso Ioan mi ha emozionato tantissimo… (ma le tre GGG sono ingiustificate, una basta e avanza…)
    Però il finale… boh… mi ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca…
    La scena con la Littizzetto che va verso la cucina e, a rallentatore, fa quello sguardo semi-scioccato mi fanno pensare che Michele abbia compiuto un gesto estremo… e le scene con Ioan che parla con un Michele che poi alla fine non c’è realmente mi portano a confermare quanto dedotto dalla scena precedente…
    Ora ditemi… ho sognato tutto ciò?!
    Lionello veramente favoloso, comunque.

  8. Di gay ci ho visto poco e niente. A stento gli avrei dato una sola G. La fine è stata deludente ma ci sono delle inquadrature e riprese veramente bellissime.
    Tra parentesi, alla fine, quando Ioan è sulla chiatta e ad un certo punto parla con Michele, lui non è davvero lì o c’è??

  9. jean-claude

    Un super film con tematiche di grande attualità che questo sconquassato e schizzofrenico Paese non merita e non è in grado di apprezzare. Veramente notevole.

  10. credo il film italiano più vero, toccante , calibrato sino all’ultimo silenzio immagine sguardo che io abbia visto negli ultimi anni (e cerco di vederne tanti di film nonostante viva in un paesino di provincia – in abruzzo appunto- dove arriva poco e niente)… nessuna sbavatura… nessuna facile scivolata verso una qualsiasi forma di banalità…. e il racconto di una solitudine e di un impotenza che molti di noi credo che provino ogni giorno… tante parole in realtà per dire solo… GRAZIE… per me (per quanto possa valere il mio parere..) l’Oscar è vostro!!!!!

  11. x francesco, ho letto la tua critica ma non mi trova daccordo.. i documentari sono alla base della storia del film!immigrazione e precariato sono la principale conseguenza delle cadute delle dittature dell’est e di conseguenza del capitalismo moderno. sul le scene dei nudi,io non sono gay, e le ho trovate delicate e per niente volgari e non mi trovi daccordo neanche sul fatto che sia un film dedicato ad una precisa nicchia di spettatori, è un film di attualità e l’attualità è di tutti, poi entrerei in un discorso lunghissimo del tipo che se si continuano a etichettare film, canzoni, libri etcc..gay o etero in italia, vista l’ignoranza , non diventerà mai una normalità essere gay, e rimarrà sempre quel pregiudizio che ancora in tantissime persone esiste… pensate che ho dei colleghi che dicono tutt’oggi nel 2009 che è una malattia!!!

  12. film stupendo,c’è tutto! precariato, immigrazione, politica, religione, prostituzione , e mondo dello spettacolo… pura attualità a 360gradi!e secondo me, azzecatissimo l’amore solo platonico di michele, si nota la paura del rifiuto e il possibile allontanamento dell’amico. il finale un pò veloce vero, ma ci può stare , colpisce di più! guardatelo, da non perdere

  13. Paolo Mereghetti

    Valmont, credo che un’eventuale “approccio” del precario verso Ioan (che probabilmente avrebbe garbatamente rifiutato) avrebbe “spostato” l’obiettivo del film.
    Che secondo me, è quello di sottolineare lo sfruttamento dell’immigrato giovane e bello.
    Ad un certo punto, l’amico rumeno (marchettaro) di Ioan gli dice una frase tipo “per loro tu sei solo carne”, ed è proprio questo il punto.
    Ioan interessa agli altri per il suo corpo: vedi le marchette, che lui rifiuta; il lavoro come modello; i lavori pesanti in officina.
    Non c’è niente oltre il suo corpo. E forse i nudi che tu critichi, caro Francesco, sono funzionali anche per questo.
    Sarò banale ma se avessimo visto qualche f..a, non ci saremmo posti il problema, o no?

  14. Valmònt

    Film che offre certamente un vivido squarcio delle tristi realtà del precariato e dell’immigrazione. Peccato che l’amore che Lionello prova per il ragazzo rumeno sia solo platonico, e appena percettibile. Il film avrebbe avuto maggiore spessore se fosse stata sviluppata meglio e con più incisione questa parte. La scena più bella e delicata è stata quella dei due in mare, nudi (e tuttavia mi sembra nello stesso tempo incongruente: il protagonista ha lì accanto il ragazzo che desidera, completamente nudo, alla portata, e la cosa non sortisce in lui alcun desiderio? Improbabile!). Voto: 7.

  15. Armando

    in questo film sceneggiatura…regia…competenza e professionalità della produzione, sono evidenti…il grande danno di Cover Boy è che se la produzione avesse avuto maggiore “serenità interna” non avrebbe mai SVENDUTO UN CAPOLAVORO all’Istituto Luce…facendolo uscire in 10 sale…peccato!!! NOn ci resta che aspettare quindi il prossimo lavoro di FILIPPO ASCIONE E CARMINE AMOROSO…speriamo che questa volta ci sia una produzione forte e coesa!

  16. L’ho visto ieri sera e trovo che sia uno dei film più belli degli ultimi anni. Un vero piccolo capolavoro: splendido nel raccontare l’italia di oggi, splendido nel rappresentare il travaglio interiore dei protogonisti. I silenzi sono tanti e sono tutti indovinati. Capolavoro assoluto nella prima parte e magistrale anche nel finale; qualche perplessità solo nella seconda parte, che vede i due protagonisti separati: un po’ troppo incredibile l’avventura milanese… ma la perfezione non appartiene a questo mondo…

  17. francesco

    ho visto ieri sera il film, a tratti noioso, borioso, sembra avessero l’appalto alla stazione termini per girare le scene. tratti di documentari delle storia recente rumena, interessante si ma poco inerente a quello che stava succedendo nella vita dei protagonisti. poi l’ostentazione dei nudi, come se un film, dedicato ad una precisa nicchia di spettatori, deve per forza mostrare falli e glutei di giovani maschi, come se al regista gli fosse dovuto. molto lento nelle scene e nel susseguirsi delle stesse. insomma, niente di particolere, forse sopravalutato dalla critica

  18. Alfredo

    L’ho visto ieri. E’ angosciante, in questo film c’è tutto, dall’immigrazione al precariato, dalla solitudine all’omosessualità. Ma la sensazione finale non è di “troppa carne al fuoco” ma di un film che ha indovinato i tempi.

  19. Gabber78bs

    Un bel film, veramente! Anche se sul finale, beh, forse speravo in quelacosa per una volta a lieto fine, sembra che i film con una qualche tematica gay debban sempre essere tristi. Mannagg!

  20. terzopiano

    Il film è di una noia mortale, ma ha una bella fotografia e inquadrature ricercate, un inizio promettente, storico, che serve poco.
    E’ il solito film omoerotico che è inconcludente e frustrante con delle simpatiche immagini di uomini muta- e- smutandati. Insomma te lo fanno annusare per bene come in “Camminando sull’acqua”.
    E quante inquadradure della stazione Termini ci ha messo? In lungo, in largo, dall’alto. Comunque il solito film “sociale” e noi i solito froci sfigati. La Littizzetto si vede pochissimo e non c’entra assolutamente niente.

  21. ho visto il film ieri sera al cinema Madison, ringrazio il “sig.” coverboy che ha inserito le sale dove trovare il film. ringrazio COVERBOY il film, per tutto quello che mi ha lasciato dentro, una voglia di lottare. ringrazio Carmine Amoroso per … tutto. ringrazio la produzione e spero che continui cosi a credere nei giovani registi. BRAVI

  22. Veramente un bel film, lascia sbigottiti per la naturalezza. A me ha lasciato anche un profondo senso di tristezza, da vedere assolutamente, io l’ho visto all’academy astra a Napoli. La sala era piena per tre quarti

  23. COVERBOY ... GRAZIE A TUTTI

    ACADEMY ASTRA: Via Mezzocannone,109 (San Giuseppe) – NAPOLI
    Info: 0815520713

    Fratelli MARX: Corso Belgio, 53 (Vanchiglia) – TORINO
    Info: 0118121410

    NUOVO ORCHIDEA: Via Terraggio, 3 (Centro Storico) – MILANO
    Info: 0289093242

    FIAMMA: Via Bissolati, 47 (Zona Pinciano) – ROMA
    Info: 06/485526

    EURCINE: Via Liszt, 32 (Zona Eur) – ROMA
    Info: 06/5910986

    MADISON: Via G. Chiabrera, 121 (Ostiense) – ROMA
    Info: 06/5417926

    CINEMA OXER: Via Pier Luigi Nervi, 124 (Palazzo di Vetro) – (Latina) LATINA
    Info: 0773/620044

  24. COVERBOY

    ACADEMY ASTRA: Via Mezzocannone,109 (San Giuseppe) – NAPOLI
    Info: 0815520713

    Fratelli MARX: Corso Belgio, 53 (Vanchiglia) – TORINO
    Info: 0118121410

    NUOVO ORCHIDEA: Via Terraggio, 3 (Centro Storico) – MILANO
    Info: 0289093242

    FIAMMA: Via Bissolati, 47 (Zona Pinciano) – ROMA
    Info: 06/485526

    EURCINE: Via Liszt, 32 (Zona Eur) – ROMA
    Info: 06/5910986

    ALCAZAR: Via Merry del Val, 14 (Zona Trastevere) – ROMA
    Info: 06/5880099

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trailer: Cover Boy

https://youtube.com/watch?v=sWHbudN35G0%26hl%3Den

Varie

Finalmente, dopo più di un anno di attesa, esce nelle sale, purtroppo in sole 10 copie e senza nessuna forma di pubblicità: trailer, affissioni ecc.
L’unica promozione è il “passaparola”.

“Ci volevano 40 festival internazionali e svariati premi in tutto il mondo perché il mercato di casa nostra si decidesse ad accogliere Cover Boy.(…) Un film che con poesia e sincerità assoluta affronta due temi attualissimi: il precariato e la difficile integrazione romena”. (il Messaggero)

“Se davvero il cinema italiano vuol ripartire, non può fare a meno di portare con sé questo film”. (close-up)

“Un film di clamorosa bellezza…Il vero film italiano dell’anno”. (A.Colasanti- Nuovi Argomenti)

“Un film pieno di sfumature e ricco di rimandi.” ( Il Manifesto)

“Vitale e capace di uno sguardo d’autore. Il risultato è una bella fotografia sull’Italia di oggi”. (L’Unità)

“Cover boy ha una carica emotiva particolarmente forte. L’incontro fortuito tra due ragazzi, crea il pretesto per affrontare un malessere sociale che accomuna le nuove generazioni: la precarietà nel lavoro, nella vita sociale, nelle relazioni interpersonali, negli affetti”. (Articolo 21)

“Rigoroso fino al cinismo e poetico fino alla commozione. Non perdetelo”. (A. Veneziani. Blue )

Dal nostro inviato al Togay 2007:

… il tanto discusso e atteso “Cover Boy – l’ultima rivoluzione” di Carmine Amoroso, un film che, come ha spiegato il regista, ha avuto una produzione travagliata, è costato solo 350.000 euro e si è potuto realizzarlo solo per la grande passione dimostrata da autori e interpreti. Diciamo subito che la sala, la più grande dell’Ambrosio, era stracolma, con un pubblico richiamato anche dalla presenza in sala degli autori e soprattutto da Luciana Littizzetto, ormai tra le icone gay più apprezzate. Gli applausi e le urla per la Littizzetto sono stati da stadio, che ha subito ricambiato l’eccezzionale accoglienza con poche ma fulminanti battute. Minerba ha subito specificato che il film era fuori concorso solo per ragioni tecniche, che ha molta stima del regista Carmine Amoroso, già autore di “Come tu mi vuoi” e cosceneggiatore nel film capolavoro “Parenti serpenti” [entrambi con tematiche gay, ndr] …
Littizzetto parlando del film ha detto che ha accettato questa parte “prima perchè non è una parte comica” [in merito qualche dubbio nostro, ndr], poi “perchè mi piaceva essere diretta da qualcuno, poi perchè ho trovato un gruppo di professionisti bravissimi, regista e direttore della fotografia eccezionali …”. Il regista Amoroso ha detto inoltre che il film “non è un classico film gay nel senso marketing del termine, ma che c’è senz’altro una forte componente omosessuale nella intensa storia di amicizia tra i due protagonisti”. Luca Lionello, amatissimo dal pubblico femminile presente, ha detto che “anch’io prima di questo film non mi conoscevo, è stata un’esperienza liberatoria… ho recitato sempre mordendomi la lingua quando ero con Luciana, come a scuola …”.
Il film, che ha ricevuto uno degli applausi finali più lunghi di tutto il festival, è senz’altro un film gay, con uno dei protagonisti, il precario italiano, omosessuale velato (mai avuto fidanzate, nessuna foto di donna nel suo appartameto) che chiaramente s’innamora segretamente del giovane e bellissimo immigrato rumeno (lo spia sotto la doccia, lo fissa mentre sta dormendo, ecc.), cosa che appare chiara in una delle scene più belle e magiche del film, quando il giovane gli dice parte per Milano. Se questo non bastasse, nel film abbiamo anche una graditissima serie di splendidi nudi maschili integrali. Penso che noi di cinemagay.it, regista permettendo, promuoveremo il film da una a tre G. Complessivamente il film è riuscito, i personaggi sono perfetti e la storia, che è anche una denuncia delle condizioni in cui si vengono a trovare gli immigrati in Italia (significativa la scena in cui viene proposto all’immigrato di darsi alla prostituzione gay), regge per buona parte del film, lasciandoci solo un po’ perplessi nel finale, a nostro giudizio un po’ affrettato. La parte della Littizzetto, contrariamente a quanto da lei affermato, è gustosa e involontariamente (?) divertente proprio perchè in linea con la sua sempre accattivante recitazione.

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