Bi the Way

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Bi the Way

Il film è un viaggio attraverso i cambiamenti della sessualità negli Usa, con l’ausilio delle ultime ricerche scientifiche e delle opinioni sociali, focalizzato sul tema della bisessualità. Il film accompagna cinque personaggi dell’emergente “whatever generation” (generazione di qualsiasi genere): adolescenti e ventenni (dai 15 ai 29 anni) che ci fanno entrare in una nuova rivoluzione sessuale. Ci racconta di nuove generazioni che non vogliono fare proteste pubbliche, non vogliono etichette ma vogliono sperimentare in prima persona nuove sensibilità. Non hanno paura di vivere alla luce del sole le proprie incertezze sessuali. Il film cerca le radici di questi atteggiamenti, trasformazioni e dichiarazioni di bisessualità che i giovani americani stanno sperimentando, facendosi aiutare dai più recenti studi scientifici che affermano la prevalenza della bisessualità nell’antropologia e nella tradizione sociale. Nel film abbiamo anche interviste a diversi personaggi come i realizzatori di “The OC,” Ani DiFranco, studiosi di sessuologia, Dan Savage, Angelina Jolie, adolescenti, politici, militanti lgbt, Alan Cumming, terapisti, il direttore di “Planet of the Bisexuals,” George W. Bush (si tratta del suo agente), studenti, leader religiosi, musicisti, storici, ragazzi al Burger King, e così via. I due registi vogliono capire se la nuova “moda” della bisessualità (soprattutto nelle scuole superiori e nei college americani) sia solamente un trend temporaneo (come molti articoli sui media tendono ad affermare – Ms., Glamour, Teen, the Washington Post), o se al contrario si tratti di un nuovo modo che i giovani hanno di intendere e vivere la propria sessualità.

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2 commenti

  1. La sperimentazione dell’omosessualità stà avvenendo anche in italia e non soltanto in quella fascia di età chiamata whatever g.
    Dalle testimonianze vincolate dai mezzi di comunicazione e da esperienze personali ,penso che la gente si senta più libera di sperimentare rispetto al passato e questo stà avvenendo anche a chi ha più di trent’anni.
    Forse rispetto alla w.g., chi è più maturo , avendo già fatto delle scelte impegnative, oltre ad avere meno occasioni , queste ultime le vive in modo non cosi’ disinvolto come avviene fra i w.g.
    Solo questo ci tenevo a dire

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