Amici, complici, amanti

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Amici, complici, amanti

Ritratto dell’omosessuale ebreo Alan, alla ricerca di una famiglia e sempre incompreso e ostacolato dalla madre, che a New York lavora in teatro come drag queen, in tre momenti della sua vita, contrassegnati dalle tre canzoni cui allude il titolo originale. Prima la relazione con l’insegnante bisessuale Ed (B. Kerwin) poi la convivenza felice col giovane Alan (M. Broderick) e infine la scoperta della sua omosessualità da parte di sua madre (A. Bancroft) mentre convive con Ed e il figlio adottivo David. Harvey Fierstein ha scritto e interpretato la commedia omonima (vincitrice di due Tony Award nel 1983) e curato, nonché interpretato, la trasposizione cinematografica. Non dramma o scandalo ma stimolo intelligente verso un problema sociale e di solitudine. Film cult in cima alle preferenze degli spettatori gay. “Difficoltà quotidiane nella vita di un gay newyorkese, fra lavoro (travestito professionista in un locale), amori (prima un insegnante bisessuale che decide di sposarsi, poi un giovane marchettaro che viene ucciso da una banda di teppisti) e rapporti familiari (una terribile matriarca ebrea che sembra uscita dalla penna di Woody Allen, un figlio adottivo incerto sulla propria identità). L’ideale anello di congiunzione tra Festa per il compleanno del caro amico Harold (1970) e Philadelphia (1993): perfetto equilibrio di comico e tragico (salvo qualche eccesso caricaturale relativo ai personaggi di contorno nella prima parte) e grande serietà di fondo, un protagonista che parla in macchina allo spettatore sfoderando battute degne di Oscar Wilde, un giocoso cinismo che serve a mascherare la disperazione, un sincero anelito alla normalità, infine la dedica a chi sta lottando contro l’AIDS. Ottimamente scritto e interpretato, con una matrice teatrale che si fa sentire nei dialoghi in interni ma non esclude scene più ariose (la casa di campagna in ristrutturazione, le strade del quartiere malfamato).” (Jonas, FilmTv.it)

synopsis

Tony Award-winning actor and playwright Harvey Fierstein re-creates his role as the unsinkable Arnold Beckoff in this film adaptation of the smash Broadway play TORCH SONG TRILOGY. A very personal story that is both funny and poignant, TORCH SONG TRILOGY chronicles a New Yorker’s search for love, respect and tradition in a world that seems not especially made for him. From Arnold’s hilarious steps toward domestic bliss with a reluctant school teacher, to his first truly promising love affair with a young fashion model, Arnold’s greatest challenge remains his complicated relationship with his mother. But armed with a keenly developed sense of humor and oftentimes piercing wit, Arnold continues to test the commonly accepted terms of endearment–and endurance–in a universally affecting story that confirms that happiness is well worth carrying a torch for.

(Michael Braem, IMDB)

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65 commenti

  1. TORELLOMI

    Uno dei tre film che considero pioneristici nella cinematografia gay targata USA di tutti i tempi, il primo film a tematica gay che ho visto e quindi e quindi a me legato in modo particolare. Bello, davvero profondo ma in tono decisamente di commedia a tratti commuovente e sincero! Assolutamente da vedere…

  2. Skippy'90

    Film che non lascia indifferenti, con la sua ambientazione tra la fine degli anni ’70 e inizio ’80. Una generazione che visse il periodo prima del reaganismo e dell’aids, con temi ancora attuali come l’adozione gay e il rapporto madre – figlio (interessante è la visione della bisessualità, che non è cambiata granché). Voto: 9.

  3. Un must del cinema gay, con attori di alto spessore e una trama tutt’altro che ordinaria, soprattutto in considerazione del fatto che è uscito quasi un quarto di secolo fa. Nei tre scorci di vita – tre momenti diversi tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta – di un omosessuale di New York, alla ricerca dell’amore, commedia e dramma si mescolano per dare vita ad una pellicola che resterà per sempre immortale.

  4. thediamondwink

    Un film strepitoso, soprattutto nella sceneggiatura: trovo eccellente e originale la suddivisione della vita del protagonista, in tre segmenti, dove, tra continui litigi familiari con la madre, vengono raccontati amori profondi e sentimentalmente differenti. Ottimo da vedere assolutamente!

  5. arijuna66

    Il primo film gay che ho visto… bellissimo! So tutte le battute parola per parola.. Bravi gli attori e bravissima Anne Bancroft, il mio mito. A tratti rivedo me stesso e la mia vita nel film, soprattutto il rapporto con la mamma. C’è tutto in questo film, uno spaccato di vita assolutamente veritiero e credibile. Io consiglio a tutti di vederlo…ne vale veramente la pena.. Mitiche le battute di Arnold..io le ripeto in continuazione! La mia preferita è: “Io ho imparato a cucire..a cucinare..a fare l’idraulico…anche a darmi una pacca se necessario. E tutto per non dover chiedere niente a nessuno.Io non chiedo tanto al prossimo…solo amore e rispetto. E chi non riesce a darmi queste due cose…non ha posto nella mia vita”. Voto 10 e lode lode lode.

  6. Molto bello, il monologo iniziale tra tutti i film gay che ho visto è uno dei miei preferiti in assoluto, la storia e tutti i temi affrontati sono veramente trattati bene intrecciandosi in vicende e accaduti che lasciano molto riflettere ancora oggi. Consigliato

  7. De La Croix

    Che dire di questo film, ho aspettato tanto a vederlo e non so perché. E’ pura poesia, ora lo guarderei ancora e ancora! E’ davvero un film speciale, pieno di vita, tutta la vita fatta di gioia e di dolori. Tutti insieme. E’ spettacolare il modo in cui il regista è riuscito a miscelare tanti sentimenti differenti nello stesso film lasciando il giusto spazio ad ognuno. Una storia d’amore dall’inizio alla fine coronata da scene madre strazianti. Potrei parlare all’infinito ma sarebbe inutile, scommetto che negli altri commenti è già stato detto tutto. Di sicuro è assolutamente un MUST per coloro che amano il cinema.

  8. Un film pieno di emozioni e sentimenti..dove si parla tanto, che racconta in modo commovente certi aspetti della vita, anche poco piacevoli. Il rapporto che il protagonista ha con la madre è turbolento, ma denota un grande affetto fra i due. Mi è piaciuto tanto, dall’inizio alla fine. Lo farei vedere soprattutto agli etero per far capire loro il mondo omosessuale, in modo meno superficiale..

  9. Orpheus

    Si nota l’origine teatrale nelle batutte. Meravigliosa quella sul teatro d’avanguardia della grande Anne Bancroft. Un buon film anche se la tensione tra le varie coppie che si formano non è sempre chiara. Ben descritto l’incontro tra Ed e Alan.

  10. perles75

    Non riesco a essere imparziale con questo film, è stato uno dei primi film a tematica che abbia visto e mi è rimasto nel cuore.
    Certo, ha qualche difetto -la drammatizzazione quasi eccessivamente teatrale di alcune scene può non essere per tutti i gusti-, ma la storia è bellissima, i personaggi, pur con le loro fisime, lo stesso, i temi affrontati ancora attualissimi.

    Questo è uno dei pochi film che -devono- essere visti se si è interessati alla cinematografia gay.
    Non posso che dargli 10, ovviamente.

  11. robertoal

    Può piacere o meno, ma è da vedere. Per Francesco: guarda che con “Il vizietto” questo film non c’entra proprio nulla. Similitudini (???) a parte, forse oltre a guardarlo occorrerebbe anche “sentirlo”, un film. Poi si noterebbe la differenza non da poco. Senza nulla togliere alla comicità del Vizietto ed alle tue opinioni, ovviamente.

  12. francyfra79

    Ho fatto una fatica tremenda a trovarlo, non vedevo l’ora di vederlo, visti anche i commenti entusiastici su questo sito… e quando sono riuscita a vederlo, non mi è piaciuto per niente. Boh, sarò strana io!

  13. film a dire poco………..stupendo! storia bellissima e allo stesso tempo attualissima………da buon gay, sono felicissimo daver trovato un ragazzo che mi vuol bene,la sofferenza x amore e’ atroce…….buona fortuna a tutti.

  14. nelcuore

    Dire che porto questo film nel cuore è poco. Quella notte di tanto tempo fa mi imbattei in questo film..Ha segnato veramente la mia vita, come credo di capire anche la vita di altre anime che lasciano un commento qui. Ogni volta che lo vedo mi commuovo, forse non con i lagrimoni che attraversavano le guance di un allora sedicenne, ma la scena della morte di Alan ancora mi trafigge l’anima. Un ottimo cast, ottima recitazione di tutti i protagonisti, ottima storia. Credo proprio di essere la persona meno adatta a lasciare un giudizio oggettivo. Dico anche che da allora soltanto un altro fim a tematica (For a lost soldier) si è avvicinato nel provocarmi emozioni così forti nel vederlo. Da un nostalgico napoletano, è tutto. Peace and love.

  15. Jim Puff

    Il film è piaciuto molto perchè è la summa dei desideri e delle fantasie del gay partendo da una situazione classica, il rapporto di odio/amore con la propria madre, si aggiunge il desiderio di famiglia e di avere un figlio; il protagonista (che lavora come travestito in un locale ma nella vita quotidiana è un gay) riesce in questa costruzione della vita, nonostante un grave lutto.
    Può non essere la nostra visione di vita, ma Il film è bello e coinvolgente con bravi attori e offre un messaggio positivo opportuno x tutti gli sfiduciati e rinunciatari. Da vedere!

  16. A mio parere uno dei film piu’ belli che siano mai stati prodotti.
    Assolutamente da vedere. Un consiglio rivolto anche ai piu’ giovani che non avevano avuto modo di vederlo quando usci’ tanti anni fa

  17. Me lo sono fatto da me! Rippando il dvd americano e mettendoci la colonna sonora della vhs originale italiana che avevo. E’ stato un lavorone ma ne valeva la pena poiche trattasi di capolavoro di sceneggiatura e interpretazione.

  18. Francesco

    Film assolutamente PESSIMO! Non capisco il motivo di tanti commenti positivi per un film scontato, banale, con dei dialoghi talmente inverosimili e stereotipati da risultare stucchevoli. Attori brutti, doppiaggio con voci merdose. I personaggi del film sono delle caricature malriuscite e per nulla credibili degli stereotipi gay, caricature che non fanno nè ridere nè riflettere. Le tematiche sono trattate nella maniera più scontata possibile e il film non ha una trama appassionante ma risulta essere una carrellata di situazioni banali e prevedibili. E’ un film totalmente inutile: dovrebbe essere una commedia ma non fa nè divertire nè riflettere. Vorrebbe essere una copia scolorita de “Il vizietto” ma il paragone è improponibile dato che non riesce a ricreare neppure metà delle atmosfere e della verve dei personaggi de “Il vizietto”.

  19. ciao brembo, visto che hai la fortuna e soprattutto la tenacia per trovarlo in dvd in italiano perchè nn lo condividi online ad esempio su dc++? sarebbe bello poter iniziare a diffondere questo capolavoro. ciao

  20. ciao a tutti sono fabio e vivo a bergamo, da 2 anni sto con fabio e da buon cineasta come sono vorrei tanto far vedere al fabio 2 il film in oggetto: AMICI COMPLICI AMANTI.
    potete aiutarmi a trovarlo. dove posso acquistare anche il vhs.
    spero in un vostro riscontro
    ciao fabio

  21. Charlye

    Davvero bello!!!
    è stato il primo film a tematica gay che abbia mai visto…avevo appena 10 anni eheheh e ho pianto tanto…e vi assicuro ke non è stato dopo questo film che ho scelto di diventare gay…solo!che a stò film gli voglio beneeeeeeeeeeeeeeeeeeee ciao a tutiiiiiiiiiii

  22. dadoancora

    In dvd ancora in Itaia non esiste ed è incomprensibile il motivo per cui nessun produttore abbia avuto l’intuizione di trovarlo. Nella versione Usa esiste e si chiama Torch song Trilogy, ma è in inglese ed ha il codice per i lettori di dvd statunitensi.

  23. In 117 minuti tutto cio’ che puo’ provare un essere unamo gioie passioni dolori e sentimenti… meditate etero meditate in questo mondo dove tutto vi e’ reso semplice da stato e chiesa…vi prendete e vi lasciate come si lasciano le cose usate che non servono piu’…….

  24. L’avro’ visto almeno 20 volte..ho amato tutti i personaggi..ineccepibili…ed e’ stato il film che mi ha dato modo di scoprire Ann Bancroft, colei che considero’ l’ attrice che piu’ di tutte e’ riuscita a rendere il personaggio complesso della madre senza ipocrisie..con un tocco di humor. 10 e lode.

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trailer: Amici, complici, amanti

Varie

Nel 1971 Arnold, un giovane gay, vive a New York e canta tristi canzoni d’amore, travestito da donna, in un locale notturno. Egli sente il vuoto doloroso della propria vita, trascorsa fra avventure passeggere, e aspira ad un rapporto d’amore serio, che crede di aver trovato con Ed, un giovane insegnante, il quale, però, vuole tenere nascoste le proprie tendenze omosessuali. Dopo qualche settimana felice, l’innamorato Arnold, geloso e possessivo, viene abbandonato dall’amico per una donna, Laurel, che, dopo qualche tempo, questi sposerà. Superata l’amara delusione, più tardi Arnold ha un rapporto con Alan, un giovanissimo modello, insieme al quale abita per 6 anni. Il loro sentimento resiste alla crisi provocata da un imbarazzante week-end, trascorso insieme a Ed e a Laurel. Arnold, che ha i sentimenti di una vera donna, desidera un figlio e, insieme ad Alan, ha chiesto di ottenerne uno in adozione. Proprio quando sembra che il tribunale glielo conceda, Alan viene ucciso una sera da un gruppo di teppisti che odiano i gay. Nel 1980, Arnold, che ha ottenuto l’adozione provvisoria di David, un ragazzo sedicenne omosessuale che non accetta la propria condizione, gli fa premurosamente da mamma; il giudice spera che il vivere con lui possa facilitare al ragazzo l’accettazione della propria “diversità”. Ed, intanto, che si è diviso dalla moglie, e si trova senza casa, chiede ad Arnold ospitalità per qualche giorno, ma è ormai solo un semplice amico. In questa complicata situazione, arriva a New York la madre di Arnold, che viene a trovare il figlio e a visitare la tomba del defunto marito, e resta sconvolta dalla presenza di David e di Ed in casa. Madre e figlio, che hanno sempre avuto rapporti difficili a causa della “diversità” di lui, cominciano a litigare; poi la madre riparte, incapace di dare al figlio un aiuto concreto. Arnold, accanto ad una foto di Alan, rimane, come sempre, solo ad affrontare la sua difficile situazione.

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