Il primo sì alla legge sulle unioni civili omosessuali

Da oggi (ma la legge arriverà solo dopo l’approvazione delle due Camere) chi vede baciarsi due uomini o due donne potrebbe pensare di stare guardando due futuri sposi/spose anzichè due ‘anormali’. Che non è poco! Certo noi volevamo di più, volevamo la parità dei diritti. Uguale amore, uguale diritti. Niente discriminazioni, soprattutto per i figli, discriminazioni che nessun giudice di buon senso potrà accettare. Il discorso sulla fedeltà è più complesso, perchè sappiamo che al cuore non si comanda, e nessuna legge (o religione) può imprigionarlo. In ogni caso vogliamo guardare al bicchiere mezzo pieno, consapevoli che nonostante tutto, il dibattito sulle adozioni, anche se naufragato, ha svolto l’importante funzione di portare gli omofobi su un terreno secondario e fragile (che crollerà assai presto), permettendo alla legge di raggiungere facilmente il primo traguardo. Certo Renzi è stato furbo, aspettava il primo passo falso dei Grillini, puntualmente arrivato, per mantenere il Governo sull’unica strada che può portarlo avanti, quella dell’alleanza con l’NCD. E’ stato furbo anche con questi ultimi, che sono notoriamente il partito più omofobo di tutti (Giovanardi era di questi), portandoli a votare per una legge che solo a marzo del 2014 Alfano riteneva inconcepibile. La legge è stata approvata oggi in Senato con 173 voti favorevoli e 71 contrari (i Grillini sono usciti dall’aula), il voto dei verdiniani non è stato essenziale anche se ha scatenato le opposizioni di destra e di sinistra (altra trappola per le allodole).


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