Matteo b. Bianchi

Matteo b. Bianchi
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Matteo b. Bianchi

Nasce nel 1966 nell’hinterland milanese. Appassionato di musica e libri, inizia a scrivere subito dopo il liceo collaborando con alcune fanzine e creandone due: “Anestesia Totale” (dedicata al rock indipendente) e “La voce della stracciona”.

Dopo aver terminato il servizio civile in un istituto per la cura di bambini psicotici, nel 1993 scrive alla casa editrice Stampa Alternativa facendo finta di aver scritto un rapporto sull’esperienza appena vissuta. Gliene manda due pagine (le uniche effettivamente scritte) e viene contattato inaspettatamente dal direttore editoriale Marcello Baraghini, che vuole pubblicare tutto il memoriale. Scrive un racconto di 60 pagine (circa), che viene pubblicato lo stesso anno nella collana Millelire, dal titolo Non si può mica fare il bagno con queste troie di onde. Inizia così la collaborazione con Stampa Alternativa.

Nel 1994 viene pubblicata La cosa più bella di Firenze è McDonald’s, una raccolta di aforismi di Andy Warhol, scelti e tradotti da Matteo B. Bianchi.

Gli viene l’idea della “Letteratura Spot”, ovvero racconti che hanno come protagonisti i personaggi delle pubblicità televisive e vengono pubblicate (da Tempi Stretti) due antologie: Kaori non sei unica (1995) e Miguel son sempre mi (1996), che contenevano (tra i tanti) anche racconti inediti di Carlo Lucarelli e Marco Mancassola. Cura, inoltre, l’edizione italiana di due antologie di narrativa omosessuale americana: “Uomini su uomini” (1996) e “Non provate a definirci” (1997).

In quel periodo riscopre la passione per le fanzine e fonda quella che diventerà la sua fanzine ufficiale: ‘tina – la rivistina di Matteo B. Bianchi. Successivamente, grazie all’aiuto di un’amica, diventerà una webzine.

Scrive Generations of love, il suo primo romanzo che viene pubblicato nel 1999 da Baldini & Castoldi.

Partecipa alla creazione della trasmissione Dispenser di Radio 2 RAI, della quale diventa caporedattore, ed è co-autore della trasmissione Very Victoria (di MTV).

Decide poi di riprendere in mano il primo racconto uscito nella collana “Millelire” e di ampliarlo, dando vita così al suo secondo romanzo Fermati tanto così (uscito nel 2002 per Baldini & Castoldi).

Dopo vari esperimenti teatrali, tra cui la messa in scena di una sua commedia teatrale (“Bigodini”), interpretata con successo da Mauro Coruzzi(Platinette) e Benedetta Mazzini[senza fonte], nel 2004 pubblica (con la casa editrice Fernandel) Mi ricordo, un elenco di ricordi senza ordine preciso.

Nel 2006 esce il suo terzo romanzo: Esperimenti di felicità provvisoria (Baldini Castoldi Dalai editore).

Nell’ottobre 2010 pubblica per ([Marsilio Editori)] il quarto romanzo “Apocalisse a domicilio”. (Wikipedia)

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