Claudio Santamaria

Claudio Santamaria
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  • Data di nascita 22/07/1974
  • Luogo di nascita Roma

Claudio Santamaria

Claudio Santamaria, di padre romano e madre senisese, è nato e cresciuto nel quartiere Prati di Roma, dove ha frequentato il Liceo Artistico. Da adolescente ha lavorato per un breve periodo nel doppiaggio, prima di avviare gli studi al corso triennale di Acting Training, tenuto da Beatrice Bracco. Dopo un tentativo fallimentare di essere ammesso all’Accademia, il suo debutto sul palcoscenico arriva con La nostra città, diretto da Stefano Molinari. In teatro ha recitato spesso in opere scritte da Lucilla Lupaioli e dirette da Furio Andreotti e fatto parte della compagnia Area Teatro, a fianco di Paola Cortellesi.
Il suo esordio al cinema giunge nel 1997, con Fuochi d’artificio di Leonardo Pieraccioni. Da lì i primi ruoli cinematografici importanti con l’opera prima di Gabriele Muccino Ecco fatto, e nei film di Marco Risi L’ultimo capodanno e di Bernardo Bertolucci L’assedio, ma la sua affermazione cinematografica principale è frutto delle sue interpretazioni in film come Almost blue e L’ultimo bacio, per cui riceve anche una candidatura al David di Donatello. Nel 2001 interpreta il ruolo di Pentothal in Paz! di Renato De Maria, ricevendo una candidatura ai Nastri d’argento, un film omaggio ai fumetti di Andrea Pazienza. Nella sua carriera si contano film che spaziano dalla commedia al drammatico e al thriller dove sempre più spesso ricopre ruoli da prim’attore, tra cui Passato prossimo di Maria Sole Tognazzi, per cui riceve un’altra candidatura ai Nastri d’argento. (Wikipedia)
Nel 2010 è stato il protagonista della bellissima miniserie tv “Le cose che restano” di Gianluca Tavarelli, trasmessa da Rai 1 in prima serata. Il suo è stato il primo ruolo di un omosessuale protagonista principale di una serie tv italiana (finora li avevamo visti solo in parti di secondo piano). La serie ci presenta Andrea (Santamaria), un omosessuale senza nessun stereotipo, che viene accettato in famiglia senza nessun trauma, e che incontra per caso il primo grande amore della sua vita, Michel (Thierry Neuvic), col quale mette su casa insieme alla giovanissima figlia di quest’ultimo. Peccato che gli sceneggiatori Sandro Petraglia e Stefano Rulli abbiano cercato di addolcire la pillola al pubblico nostrano infliggendo al povero Michel una malattia terminale (siamo ancora fermi a “Philadelphia”), dando così un senso di malcelata ambiguità alle manifestazioni di tenerezza tra i due uomini (amore o pietà?). A parte questo il film tv si presenta innovativo sia nei contenuti che nella forma, realistico e credibile, sempre interessante e curato, del tutto degno di una sala cinematografica.

Claudio Santamaria è presente in queste opere:

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