Serie creata e scritta da Jenna Bans per la ABC, che ha al suo attivo, anche come produttrice, serie di successo come “Scandal” e “Grey’s Anatomy”, un’autrice che non ci trascura mai. Pure in questa serie ci regala alcuni personaggi lesbici, come la dirompente giornalista Bridey Howard (Floriana Lima) che dirige un blog sullo stile di vita lesbico sul quotidiano locale. E’ un personaggio inizialmente secondario, un po’ misterioso in quanto sembra conoscere segreti della vicenda narrata, ma che poi coinvolgerà (con un inatteso bacio lesbico) la sorella del giovane protagonista, Willa, interpretata dalla dolce Alison Pill (attrice che abbiamo iniziato ad amare dal suo ruolo di attivista nel film “Milk”), che per la prima volta vive un’attrazione lesbica. La serie non ha avuto grande accoglienza negli USA, raccogliendo un misero 58% su Metacritic e un 60% su Rotten Tomatoes (di giudizi positivi). Probabilmente influisce anche la tematica assai scabrosa, una storia d’abuso sessuale che coinvolge un bambino di 9 anni, Adam (Liam James), figlio della sindaca di Red Pines del Maine, Claire (Joan Allen), che viene rapito, seviziato e torturato da un maniaco per 10 anni, fino a quando riesce fortunosamente a fuggire e ritornare a casa, dove tutti lo davano per morto. Per la sua scomparsa era stato incarcerato un pedofilo del luogo, Hank (grande interpretazione di Andrew McCarthy) che si è sempre dichiarato innocente. La trama si concentra anche sulla protagonista sindaca Claire, apparentemente brava madre di famiglia ma in realtà più attenta ad utilizzare il favore dei concittadini per andare avanti nella carriera politica, cosa che probailmente non soddisfa il marito John (Rupert Graves, sempre affascinante nonostante i quasi 30 anni passati dal suo ruolo dello stalliere Alec in “Maurice”) che s’innamora della poliziotta nera Nina Meyer (Margot Bingham)… Da non perdere se amate le serie stile soap di Shonda Rhimes tipo “Grey’s Anatomy”, “Scandal” o “Le regole del delitto perfetto”.