Sicuramente una delle serie web gay di maggior successo, che ha il pregio, dopo ogni stagione, di venire pubblicata in un arricchito dvd. Nata, come molte webseries, dal talento e dall’energia di un gruppo di amici, ciò che l’ha contraddistinta sin dalla prima stagione è stata l’attenzione alla qualità sia tecnica che artistica. Frutto dell’abilità dei tre creatori (anche produttori, registi, attori, ecc.), Joe Dietl (The Thin Pink Line), Ben Zook (Jack and Jill) e soprattutto Rick Copp, talentuoso scrittore dai crediti televisivi sterminati (Brady Bunch, Scooby Doo, e il cult gay The Golden Girls) nonché autore di vari romanzi comici (dalla serie “The Actor’s Guide to” pubblicata da Kensington a Celebrity Zombie Killers). La serie ha vinto il premio 2012 come Miglior Serie Web Gay, assegnatole dal prestigioso sito Afterelton.com, ed ha raccolto finora più di dieci milioni di visite. La serie è centrata sulle disavventure di tre orsetti gay, Nelson Dorkoff, Reggie Hatch e Wood Burns, che convivono in quel di Los Angeles, iniziate con la scoperta di un cadavere, trovato nella loro vasca da bagno la mattina dopo una festa per il compleanno di Nelson (mentre nel letto di Nelson viene trovato Hot Toddy, un vivissimo giovane orsetto). Scoperto che il morto si chiama J Cub e che si tratta di un omicidio, i tre amici vengono subito sospettati, mentre iniziano a loro volta una indagine per scoprire il vero colpevole. Intanto Hot Toddy chiede a Nelson di iniziare una storia… I tre autori hanno dichiarato che dopo anni che lavoravano nel mondo dello spettacolo si sono stancati dei continui no che ricevevano dagli studios, così, spiega Rick Copp, “mentre stavamo bevendo un cocktail nella mia vasca da bagno a Palm Springs, nel fine settimana della festa del Ringraziamento, abbiamo deciso di elaborare un progetto da soli, tutto nostro. Io avevo titolo e soggetto già in testa da parecchio tempo, e ho pensato che eravamo perfetti anche per interpretarlo. Io ho scritto diversi romanzi gialli e credo che una serie web composta da brevi capitoli poteva essere lo strumento giusto per avvicinare il pubblico. Non doveva essere solo una storia di uomini grossi e pelosi e dei loro amori, ma ogni stagione doveva centrarsi sulla risoluzione di un omicidio”