Jamie Marks Is Dead 

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Jamie Marks Is Dead 

Una ragazza adolescente di nome Gracie (Morgan Saylor) sta passeggiando lungo le rive del fiume, raccogliendo pietre per la sua collezione, quando scopre il cadavere seminudo e malconcio di un ragazzo che frequenta la sua stessa scuola, Jamie Marks (Noah Silver). Jamie era un ragazzo timido e riservato, omosessuale, che veniva spesso deriso e picchiato dai bulli della scuola. Quando si sparge la notizia della sua morte, nessuno sembra meravigliato o colpito dalla cosa ad eccezione di Adam (Cameron Monaghan), uno degli atleti più famosi della scuola. Nel film vediamo, in flashback, nell’unica scena in cui appare Jamie da vivo, Adam che assiste senza intervenire ad un pestaggio di Jamie nel corridoio degli armadietti. Adam guarda Jamie in modo particolare, come fosse coinvolto in qualche modo, ma non riesce a fare nulla per difenderlo. Qualche giorno dopo Adam si reca nel luogo dove è stato trovato il corpo di Jamie e qui incontra Gracie, che prima conosceva solo di vista. Tra i due sembra iniziare una storia. Le cose si complicano quando Gracie confida ad Adam di aver visto il fantasma di Jamie. Adam è ancora più turbato, quando improvvisamente, nel buio della sua stanza, appare anche a lui Jamie. I due ragazzi iniziano a parlare e a confidarsi, diventando sempre più amici. Jamie non vuole parlare della sua morte. Scopriamo che aveva sempre avuto una cotta segreta per Adam, ed ora è felice di potergli stare accanto, comportandosi come quando era vivo. Adam, grazie alla compagnia di Jamie, sembra finalmente ritrovare una certa pace con se stesso ed i suoi rimorsi, nonostante persistano grossi problemi in famiglia. Sua madre (Liv Tyler) è rimasta paralizzata in seguito ad un incidente di macchina guidata dalla sua migliore amica, perennemente ubriaca, ed ora sempre per casa. Ha anche dei problemi col fratello maggiore. Arriva quindi alla decisione di andarsene da casa e rifugiarsi in un casolare abbandonato che gli ha indicato Jamie. Col crescere della loro amicizia, diminuisce invece il legame tra Adam e Gracie. La loro storia sembra stia per finire e notiamo che i loro incontri non finiscono mai con un rapporto sessuale, quando arriva il momento Adam si tira sempre indietro. L’intimità di Adam con Jamie lo porta a vedere ed incontrare altri fantasmi, non sempre piacevoli, come quello di una ragazza del posto che ogni giorno rivive il momento in cui uccise il genitore che abusava di lei… Non è il solito film di zombie questa seconda opera del regista Carter Smith, dove non è l’horror (che un po’ c’è) ad attirare l’interessare dello spettatore, ma il viaggio interiore di un adolescente che, aiutato da uno zombie che gli fa capire come avrebbero potuto andare le cose, arriva a liberarsi e ad accettare se stesso. Basato sul romanzo “One for Sorrow” di Christopher Barzak, che la rivista Lambda Literary definisce la storia di un “triangolo amoroso spettrale” (ghostly love triangle), il film, tenero e inquietante allo stesso tempo, è un po’ storia d’amore, thriller soprannaturale e viaggio verso la maturità. Racconto poetico e metaforico sulla sessualità e sulla differenza sullo sfondo di un deserto di neve, fienili fatiscenti e ponti di ferro arruginito.

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trailer: Jamie Marks Is Dead 

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In a wintry small town, the body of a teenager named Jamie Marks is found by the river. Adam, the star of his cross-country team, becomes fascinated with Jamie-a boy nobody really knew or interacted with, except occasionally to bully him. When Jamie’s ghost begins to appear both to Adam and Gracie, the classmate who discovered the body, Adam is caught between two worlds. He has a budding romance with Gracie, but he also feels a deep connection to Jamie, who brings him closer to the world of the undead. (Sundance)

VOTI METASCORE:

70/100 – The Hollywood Reporter, John DeFore
Being haunted by a ghost here is less like a horror movie than like many of the other secrets teenagers share — working out matters of life and death that no one around them has a clue about.
70/100 – The New York Times, Jeannette Catsoulis
Temperate in tone but screaming with subtext, Jamie Marks Is Dead climbs above the current glut of supernaturally inclined entertainment by dint of a hushed unease that permeates almost every frame.
60/100 – Variety, Dennis Harvey
The potentially ludicrous story is handled artfully enough here to cast an eerie but not off-putting spell throughout, though the ultimate point is more than a tad murky, and the desired poignancy doesn’t fully come across.

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