Something Must Break

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Something Must Break

Impossibile non elogiare questo film già premiatissimo (al Festival di Rotterdam, di Göteborg ed ora in concorso al Tribeca) che ci racconta una storia che rimarrà a lungo nella nostra mente. Il regista Ester Martin Bergsmark, che ci aveva già stupiti con il bellissimo doc “She Male Snails”, viene considerato da molti lo Xavier Dolan europeo, sia per la creatività che per le tematiche che affronta nelle sue opere, altri lo paragonano addirittura a Derek Jarman. Il film è ricavato dal libro “Voi siete le radici che dormono ai miei piedi e tengono la terra ferma” dell’artista transgender Eli Levéns (soggetto del primo film di Bergsmark) che ha collaborato anche alla sceneggiatura, ma, secondo quanto dichiarato dagli autori, è anche frutto delle personali esperienze di entrambi. Siamo a Stoccolma, non quella turistica, ma quella periferica, con aree industriali abbandonate, club sporchi e parchi mal tenuti. Sebastian (Saga Becker) è un gay effeminato che ama vestirsi da donna, (spesso si fa chiamare Ellie), vive con la sua amica Lea (Shima Niavarani) in un piccolo ma confortevole appartamento e trascorre il suo tempo libero alla ricerca di avventure sessuali, tra il bere, la droga ed il ballo. Un giorno, attaccato da un omofobo in un cesso pubblico, viene salvato da Andreas (Iggy Malmborg), un ragazzo che veste un trasandato giubbotto di pelle. Sebbene Andreas non sia gay (cosa che il pubblico fatica a comprendere), tra i due giovani inizia un rapporto particolare che diventa sempre più intimo e sessuale. Ma Andreas continua a rifiutare di considerarsi gay o bisessuale, nonostante si ecciti quando trova le gambe del suo nuovo partner qualcosa che appartiene anche a lui, e l’attrazione tra i due diventi sempre più potente e travolgente. Ha soprattutto paura che i suoi amici o chiunque altro, lo consideri gay. Per Sebastian è diverso, finalmente ha trovato quello che da sempre cercava, un amore vero e profondo, al di là di qualsiasi etichetta. Le cose si complicano quando Sebastian s’indirizza verso un ruolo sempre più femminile sapendo che forse potrebbe perdere Andreas… Molte le scene di nudità e sesso nel film, compresi liquidi organici, che però hanno sempre lo scopo di farci comprendere qualcosa di più dei personaggi e della storia. Un film importante, che parla di argomenti attualissimi (identità e gender) in modo intelligente e toccante.

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trailer: Something Must Break

https://www.youtube.com/watch?v=8jMVPGQw8h0

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A love story between two young men where one is the androgynous Sebastian and one is Andreas who is not gay. They form a unity. It’ s them against the polished Swedish Ikeasociety. They dream about escaping boredom and the risk of becoming what everyone else is. And then there is Ellie- the superwoman growing inside of Sebastian who Andreas loves and fears. This is the summer when everything happens and both of them will choose paths that will determinate their lives forever. It’s a battle for love where Sebastian finally has to realise that he has to let Ellie loose, find the strength within himself and not let his happiness depend on someone else. (Imdb)

CRITICA:

La storia è semplice e ordinaria: una persona conosce un’altra persona di cui si innamora e con cui avvia una relazione appassionata. Ma la storia di Sebastian e Andreas, molto più complessa, comincia a scontrarsi con la “normalità” perché si allontana dai canoni sociali di bellezza, apparenza, doveri, relazioni e soprattutto, sesso. E’ tra la semplicità di una storia d’amore e la lotta contro le convenzioni che si svolge Something Must Break [+], questo ritratto disinibito, emozionale e sorprendente di due persone che è l’opera prima del regista svedese Ester Martin Bergsmark, in lizza per il Tiger Award al Festival di Rotterdam.
Sebastian (Saga Becker), giovane androgino che sfida le norme sociali della sessualità vestendo i panni della misteriosa Ellie, e Andreas (Iggy Malmborg), ragazzo che si considera “non gay”, si conoscono in piena adolescenza, età ribelle e anticonformista, ai margini dell’establishment della società svedese. Dopo un incontro fortuito nel mezzo di una situazione pericolosa che coinvolge il primo, l’attrazione si va materializzando in un rapporto tortuoso, appassionato e assolutamente vivo che per entrambi rappresenta un riparo dal trambusto della città. Tratto dal romanzo di Eli Levén You Are the Roots That Sleep Beneath My Feet and Hold the Earth in Place, Ester Martin Bergsmark, che già aveva firmato il documentario She-Male Snails, cattura sullo schermo i sentimenti fieri e veraci dei due giovani, le loro scoperte e i loro problemi, attraverso i silenzi più radicali e la bellezza più violenta.
Something Must Break è un esempio toccante di cinema giovane che si ritrova nelle creazioni contemporanee – dalla nudità sentimentale e sociale dei ritratti di Andrea Arnold fino alle boutades estetiche ed etiche dell’ultimo Lars von Trier – un universo in cui si muove con agio grazie anche a una colonna sonora densa di musica elettronica e indie. Il pregio di Something Must Break è che il suo cuore riesce ad andare ben oltre i suoi ricorsi stilistici per offrirsi allo spettatore come una storia matura, commovente, intelligente, autentica e onesta che trascende ogni frontiera possibile, che sia femminile, maschile o quello che c’è in mezzo. (David González, Cineuropa.org)

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