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Come non detto

Il film racconta in forma di commedia una bella storia d’amore gay, tipicamente italiana. Il protagonista Mattia (Josafat Vagni) si è innamorato di un bel giovane spagnolo, Eduard (Josè Dammert), gay solare e sereno che vive alla luce del sole la sua condizione (come ormai la maggior parte dei gay spagnoli – che in questi giorni stanno correndo a sposarsi per timore che il cambio di governo possa annullare la legge che consente i matrimoni tra omosessuali). Mattia invece è ancora nel limbo, ha superato la fase d’incertezza sulla propria identità, ma non se la sente ancora di venire del tutto allo scoperto, in un paese dove i gay sembrano inesistenti per le istituzioni pubbliche, per la Chiesa e per gran parte dei politicanti. I suoi migliori amici, Stefania (Valeria Bilello) e Giacomo (Francesco Montanari), sanno tutto, ma parenti e genitori non sanno nulla e credono alle bugie che ogni giorno Mattia gli racconta. Bugie che purtroppo Mattia racconta anche al suo amatissimo Eduard, qui con lo scopo opposto, quello cioè di fargli credere di essere come lui completamente dicharato e sereno. Per sfuggire ad una situazione sempre più complicata e difficile da sostenere, Mattia decide di trasferirsi a vivere dal suo compagno in Spagna, felicissimo di riceverlo. Le cose si complicano quando, proprio il giorno prima della sua partenza, arriva un messaggio da Eduard che annuncia il suo arrivo a Roma per conoscere i “suoceri” (Monica Guerritore e Ninni Bruschetta), giusto per fare ancora più felice il suo compagno, almeno così crede lui. Al povero Mattia non restano che due strade, entrambe dolorose: confessare a Eduard di avergli sempre mentito sulla sua vita da gay in Italia oppure vuotare il sacco in famiglia con imprevedibili conseguenze… Tra In & Out e Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco, una divertente commedia tra il detto e… non detto.

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Questo film al box office

Settimana Posizione Incassi week end Media per sala
dal 14/09/2012 al 16/09/2012 13 38.485 641
dal 7/09/2012 al 9/09/2012 8 92.602 771

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22 commenti

  1. Morgenstern

    Come è stato già detto, film semplice e piacevole. Abbastanza realistico anche se il lieto fine è un po’ troppo lieto per poter rispecchiare la realtà.
    Il protagonista molto simpatico!
    Una cosa che mi lascia un po’ dubbioso è la scena in cui Mattia vede per la prima volta Eduard e subito capiscono entrambi che l’altro è gay e vanno via insieme, magari fosse così facile!

  2. harrypotter347

    Ho trovato questo film molto divertente. Poi, certo, magari non troppo vicino alla realtà. Ma si sa, la reatà non fa troppo ridere 🙂 Una commedia leggera da vedere x trascorrere un’ora di leggerezza con un sorriso sulle labbra.

  3. rinaldo720

    Un film carino, uno dei meno peggio sull’omosessualità in italia, ma anche pieno di luoghi comuni e anche ricco di una visione un po’ troppo ottimistica della realtà.
    Il papà macho che ha accettato senza problemi il figlio gay prima ancora che il figlio si dichiarasse è un po’ una palla.
    Detestabile la presenza delle solite “macchiette” romanesche, come pure della immancabile presenza del “si parla a cena”…
    Ma è stato interpretato bene.
    Voto, 6,5

  4. De La Croix

    Carino! Personaggi abbastanza realistici per quanto esasperati (ma noi italiani siamo un po’ tutti teatrali visti dall’esterno); le paure di un ragazzo nell’affrontare il coming out, paure che un po’ tutti hanno avuto e che ci portano a sentirci presi dalla storia. Non nego che in un paio di situazioni mi sono immedesimato al punto da mandarlo a quel paese tramite tv. 🙂
    Un passo avanti per il cinema italiano che, finalmente, si lancia nel mondo gay senza passare per i soliti ruoli macchiettistici, ma con uno sguardo un po’ più introspettivo e meno superficiale.
    Lo consiglio decisamente, ma come sempre, consiglio anche di non trovare il coraggio delle proprie azioni nei film.
    Ognun@ conosce la propria storia e non è uguale a nessun’altra. Sto coraggio per fare coming out, trovatelo in voi stess@!

  5. A mio parere una commedia italiana che fa bene alla causa lgbt. Storia semplice, diretta, a tratti divertente, lieto fine. Una ‘normale’ famiglia italiana, genitori apparentemente retrogradi ma che poi… Evito spoiler. Lo consiglio, magari proprio per riuscire a fare coming out in famiglia ^__^

  6. zonavenerdi

    Terza ed ultima parte ==>Il film gira intorno alle paure di un ragazzo di rivelare la propria omosessualità alla sua famiglia e allo stesso tempo alla contemporanea paura di rivelare al suo ragazzo (spagnolo con cui dovrebbe andare a convivere in Spagna) che i suoi non solo non approvano la loro unione, ma non ne sanno proprio nulla. Invece la sua famiglia sa tutto e il suo ragazzo gli fa una sorpresa venendo dalla Spagna senza preavviso. Ad aiutarlo a mettere le cose a posto la sua migliore amica etero (per niente segretamente innamorata di lui) e il suo migliore amico gay. Non dico altro per chi non a visto il film.

  7. zonavenerdi

    Seconda parte ==> Mi sono emozionato quando il protagonista ha detto quella che io e pochissimi altri abbiamo sempre considerato una sacrosanta verità: i gay non sono tutti uguali, a non tutti piace Lady Gaga, non tutti sanno abbinare i colori, non a tutti interessa la moda ecc. Ogni individuo al mondo è uguale solo a se: quando avremo i diritti che meritiamo e di conseguenza finiranno anche le carnevalate dei gay pride potremo considerarci davvero soddisfatti e magari non saremo visti con stereotipi che ci fanno tutti uguali …

  8. zonavenerdi

    Prima parte ==> Uno dei più bei film degli ultimi tempi. La trama in se non è diversa da molte altre; ma l’unicità di questo film sta nella simpatia in cui tutta la trama è stata messa assieme. L’unica pecca del film stà che alla fine tutti i conti tornano: il bullo preso a pugni, i due migliori amici che non si sopportavano poi diventano amicissimi, i genitori divorzianti si rimettono assieme ecc. Nella reltà qualche cosa si può mettere anche a posto; ma tutto è solo da mondo dei sogni.

  9. thediamondwink

    Non particolarmente originale, anzi, in alcune sequenze un po’ troppo “costruito”, ma piacevole e, spesso, anche divertente. Il personaggio della nonna è mitico!
    Credo potrebbe essere proposto a livello didattico, per una corretta educazione civica a livello scolastico, soprattutto perchè sobrio e ironico al tempo stesso, che non sbeffeggia ne gli etero ne il mondo gay.

  10. Sicuramente meglio di “Good as you”, sicuramente più utile alla causa. Il protagonista ha una recitazione un po’ troppo sopra le righe, è spesso irritante.

  11. istintosegreto

    Cari amici, avete inserito solo rencensioni positive prima della mia e non sarò certo io a fare la pecora nera. Il film dimostra che perfino l’Italia è capace di fare cinema; queste commedie zuccherate, spiritose e non volgari, che in Francia sono lo standard, da noi fanno gridare al miracolo.
    Sceneggiatura frizzante e attori perfettamente in parte. Il protagonista comunica perfino più con quei suoi occhioni espressivi che con le parole. Devo però rendere merito a Montanari e alla Biello, che riescono perfino a rubare la scena al protagonista (ma allora da MTV non esce solo immondizia stile I SOLITI IDIOTI).
    Scegliendo una squadra di gente che conosce il proprio mestiere, otteniamo un prodotto di buona qualità. Concetto banale, ma non nello stivale. Il voto sarebbe 7, ma clicco su 8 per premiare la professionalità.

  12. zio Jim

    Finalmente un bel film italiano che tratta con ironia e leggerezza l’argomento del rivelarsi. Ma dietro questa ironia e leggerezza appaiono anche tutte le paure e le lotte interiori che accompagnano questo gesto visto come atto conclusivo della propria accettazione. Un film spiritoso e ben fatto.

  13. Una visione semplice e carina. Una storia normale, onesta, vera. Il racconto di una giovane vita come tante, di un amore, del rapporto con la famiglia e la propria identità. Un film italiano che si vede volentieri, ottimi attori, regia molto compassata.

  14. cypsel79

    visto stasera: finalmente un film gay italiano degno della scena internazionale! certo non è di grandi pretese, però originale (per la storia del cinema italiano di sicuro), fresco e divertente. ho temuto il peggio verso il finale (mi sono detto oh no! siamo ad accorsi-buy nella scena madre delle fate ignoranti..) non spoilero ma chi l’ha visto capirà a cosa mi sto riferendo.. però per fortuna non scivola in quell’errore e si riprende 🙂 insomma complessivamente davvero consigliato!

  15. poetamaledetto

    Sì, un buon film, carino, positivo (finalmente), senza troppe pretese ma anche senza troppi stereotipi ormai “fuori mercato”. La freschezza e la genuinità degli attori è ciò che da la spinta al film, che lo rende comunque credibile e godibile, dall’inizio alla fine. Qualche flash back poco lineare, sparso quà e là, ma che non compromette la coerenza narrativa.
    Bello il finale, che non guasta!!!
    Finalmente un prodotto italiano che non sfigura in mezzo a tanta produzione internazionale.

  16. Una classica commedia sul coming out, non particolarmente originale (se vogliamo ricordarli ci sono un’infinità di film dalla trama molto simile “Juste une question d’amour” “Mambo Italiano” “Mine vaganti” e via dicendo) ma che comunque ti fa passare sorridendo un’ora e mezza e uscire dalla sala rilassato e col cuore in pace , anche se certamente consapevole di non aver visto nulla di memorabile. Il protagonista Josafat Vagni è semplicemente adorabile oltre che bravo e tutti gli altri comprimari sono più che dignitosi. Bravo Silvestrini e arrivederci Josafat. Credo che potrà fare delle belle cose in futuro. Voto 7.

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trailer: Come non detto

Varie

Mattia (Josafat Vagni), 25, lives in Rome with his family but is about to move to Madrid to go live with his longtime boyfriend Eduard (Jose Dammert) who is conviced that Mattia is “out” to his family. Unfortunately, that could not be more untrue. Mattia’s crazy family features a womanizing ego-maniacal father (Ninni Bruschetta), a meek and subservient mother (Monica Guerritore), a coarse, dominating and always pregnant sister (Valentina Correani) and an 84 year-old granny in search for her first job (Lucia Guzzardo). Mattia is just an inch from a clean getaway to Spain when Eduard announces that he is on his way to Rome to meet the in-laws. Mattia now has to choose between telling his boyfriend he is a liar or finally coming out to his family. Maybe not all is lost as Mattia’s longtime friends Giacomo (Francesco Montanari) and Stefania (Valeria Bilello) might save the day but the clock is ticking while Eduard is boarding his flight to Rome and the whole family is getting ready for the farewell dinner which Eduard might or might not attend… (Imdb)

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Syria e Ghemon hanno realizzato la colonna sonora del film con la canzone omonima

Il produttore Marchetti ha dichiarato che “il film vuole essere un’opera di intrattenimento, che segue la tradizione della commedia all’italiana pur trattando un tema socialmente rilevante quale l’importanza dell’accettazione di se stessi”

CRITICA:

Giovane timido sta per andare a vivere in Spagna col suo fidanzato, ma prima di lasciare Roma ha un ultimo problema da affrontare: confessare ai genitori di essere gay. Lo farà in una classicissima cena da commedia davanti alla famiglia riunita, un po’ come accadeva in ‘Mine vaganti’ di Ozpetek: solo che qui la vicenda ha un’aria meno pretenziosa, nell’ambito di un racconto di ‘coming out’ che passa attraverso tutti i vari stereotipi e luoghi comuni della rappresentazione di omosessualità ed eterosessualità. Scritto da Roberto
Proia, ‘Come non detto’ è infatti un esempio di film militante con leggerezza, che si allinea al nuovo genere internazionale della commedia gay con i modi scorrevoli di una garbata sitcom ed evita i risvolti polemici come le cadute grossolane. Dirige l’esordiente Ivan Silvestrini, puntando su una serie di personaggini di contorno: dalla madre repressa Monica Guerritore al padre macho Ninni Bruschetta, dalla drag queen Francesco Montanari alla sorella coattissima Valentina Correani, fino a una nonna ultraottantenne (Lucia Guzzardi) testardamente in cerca del suo primo impiego. Tutto molto ovvio, ma secondo un’apprezzabile idea di dignitoso artigianato. (R. Venturelli, La Repubblica)

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