Plan B

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Plan B

Opera prima del regista argentino Marco Berger che allunga un suo precedente corto “The Watch”, visto in diversi festival (tra i quali anche Cannes e Sundance). Una moderna storia d’amore ambientata fra terrazze, palestre e appartamenti della contemporanea Buenois Aires. Lo scaltro e malizioso Bruno (Manuel Vignau) è stato lasciato dalla sua ragazza Laura (Mercedes Quinteros) che ora, siccome continuano a vedersi, tenta disperatamente di riconquistare. Ma Laura non sembra interessata perchè ora nella sua vita c’è un nuovo e bellissimo ragazzo, Pablo (Lucas Ferraro). Quando Bruno capisce che non c’è niente da fare, elabora un malefico piano, facendosi amico di Pablo al quale pensa di presentare un’altra ragazza per minare il suo legame con Laura. Mentre sta cercando di realizzare la sua vendetta Bruno intravede un’altra possibilità, un piano B imprevisto che mette in discussione il suo cinismo e la sua stessa sessualità…

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17 commenti

  1. solokiefer

    Questo è un film sensuale. Dall’inizio alla fine permane una tensione erotica, non eclatante però costante.
    Un triangolo di amicizia, sesso e amore tra Bruno, Laura e Pablo in cui gli equilibri si modificano continuamente, mentre scorre una trama scarna e basica, priva di eventi sorprendenti ma con la telecamera che ritrae la loro vita che fluttua in una Buenos Aires di feste, palestre e concerti. Di notti passate a dormire in case altrui.La tensione aumenta quando il legame che pareva calcolato con un trucco diventa invece il più autentico. E profondo.
    Grande importanza nel film e risalto ce l’ha la fisicità degli attori, belli e attraenti in modo del tutto naturale e non ostentato che avvalla completamente la credibilità del racconto.
    Bellissima la scena finale

  2. thediamondwink

    L’idea del film in se stesso non era male, mi è piaciuto anche il finale, ma onestamente l’ho trovato davvero molto lento, i lunghi silenzi e poi quelle inquadrature nel vuoto, a che servivano? non ho capito! Certo che Pablo fingersi gay per quel ciospio di ragazza … manco fosse una dea!!!

  3. ke dire di questo film: alla fine si parte da un’idea e se ne crea un’altra. e’ proprio quello che accade ad uno dei protagonisti, che si intrufola nella vita di un altro ragazzo apparentemente etero e cerca in tutti i modi di scompigliargli la vita e però non ha fatto i conti con il destino perchè in fondo chi skerza con il fuoco si puo far male.. morale della favola: l’uomo si innamora dell’altro. comunque un bel film a parte i ritmi un po lenti.. pero è bello casto non si vede una scena di sesso spietato.. segno che un bel film gay puo anche prescindere in tutto o in parte da questo aspetto. voto 8

  4. maurizio

    la sceneggiatura scarna lo rende di fatto lento, ma la bravura degli interpreti fa apprezzare anche i lunghi silenzi le belle inquadreture dei volti dai quali trapela ogni sentimento ogni pensiero . bel film bravo il regista

  5. Bello, a tratti effettivamente lento, troppo lento: le inquadrature delle espressioni ok, ma pure lunghi secondi appresso ad oggetti inanimati e immobili, tipo la scala… dolcissimo, semplice, ben recitato

  6. sempreincoda

    Film davvero interessante. Scelte di regia coraggiose: lento, pochi e semplici i dialoghi (ma non stupidi), musica accennata, niente tecnologia usata dai protagonisti, ambienti di periferia-dormitorio.
    Tutto questo si trasforma in un film dove la comunicazione, i rapporti umani, la piscologia dei personaggi, la loro introspezione ed il loro percorso evolutivo diventano i temi salienti.
    Bella la storia, bravi gli attori, affascinante la fotografia. Forse un film da amatori del genere, ma da vedere.

  7. Una pellicola che a mio parere riesce a riscattarsi solo negli ultimi 5 minuti. Per il resto il film mi è parso lento, monotono, impacciato. Ne risultano vincenti solamente la fotografia e l’ambientazione. Per il resto.. si sarebbe potuto fare veramente ma veramente di meglio. Voto 5

  8. Concordo “un dolce sorriso si stampa sul viso dello spettatore per tutta la durata del film”…un film senza troppe pretese ma assolutamente godibile ben recitato e mi ha suscitato una grande tenerezza nei confronti dei protagonisti…è il caso di dire “che carini!!!”

  9. supersky

    ma… non capisco… chi sono i critici, e su che base danno le stelle ai film? questo, ad esempio, ne merita ben di più di 2.5… inusuale la storia, ben recitato, bella fotografia..

  10. Mi è piaciuto da impazzire. I tempi lenti, la straordinaria bravura degli attori, la fotografia e la sceneggiatura, tutto degno di un grande maestro del cinema. Immagino che il film sia costato pochissimo, in termini economici, a dimostrazione che non occorrono grandi investimenti per fare dei piccoli capolavori

  11. Un bel film con dialoghi brevi e leggeri che richiamano Rohmer e che come dice giustamente un commentatore prima di me “stampa un sorriso dolce sul viso dello spettatore”. Gli interpreti sono decisamente bravi e reggono il gioco di una trama dal sapore classico e prevedibile con una scioltezza e una dolcezza assolutamente encomiabile.

  12. istintosegreto

    Molto interessante il modo di proporre il tema dell’imprevedibilità della vita. Ottima e convincente la narrazione dell’amicizia che cresce lentamente fino a trasformasi in qualcosa di diverso. Soprattutto è interessante notare come Bruno sia convinto di avere il controllo della situazione fino al momento in cui non può fare a meno di guardare in faccia la realtà. Intrigante il continuo scambio di sorrisi, più che di parole, dei due bravissimi protagonisti. Ne esce male il personaggio femminile, che viene ritratto in modo piuttosto negativo. è evidente che il film è tutto dalla parte dei gay. Ed essendo di parte… mi sento di dare un 8.

  13. marediguai

    Un film davvero riuscito, sia per le dinamiche personali, la naturalezza degli interpreti, e la leggerezza delle situazioni. Un sorriso dolce si stampa sul viso dello spettatore per tutta la durata della pellicola. Da non sottovalutare inoltre lo stile, molto particolare dove il microcosmo intimo dei personaggi si allarga su tutta la realtà circostante come una bolla di sapone in una Buenos Aires che compare a tratti come una Berlino del Sud America mentre la colonna sonora rimane il suono amniotico di un vuoto interiore, per sottolineare proprio come il fulcro di tutto rimane in ogni caso il percorso emotivo interno dei personaggi. Assolutamente da vedere!

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