La Donna perfetta

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La Donna perfetta

Il film viene qui segnalato oltre che per la presenza dell’icona gay Bette Midler (che rimane comunque la parte migliore del film) soprattutto per l’inserimento nella storia di una coppia gay formata da Roger Bart, con la sua divertente trasformazione da gay effeminato a gay virile, e David Marshall Grant, il suo partner. Peccato che la tematica omosessuale (lo scontro sull’emendamento costituzionale tra i diritti dei gay e i diritti dei Cristiani) non sia approfondita ma venga limitata ad alcune superficiali battute (“Un gay Repubblicano è come un gay con una brutta pettinatura”). In ogni caso il personaggio gay è forse quello che dà più interesse e simpatia all’intera vicenda, che non è poi così nuova (al cinema naturalmente!).

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8 commenti

  1. istintosegreto

    Da morire dal ridere la Kidman stupita di fronte a quelle perfette mogliettine: “Riescono a fare sesso spaziale in pieno pomeriggio, e col marito per giunta!”. Non dimentichiamoci poi una Glenn Close straordinaria mentre insegna ‘ginnastica’ alle donne della comunità: “Ora, diventiamo tutte quante lavatrici!”.
    Un’oretta e mezza da passare in allegria.

  2. istintosegreto

    Mi veniva voglia di intervenire nel dibattito su FUNERAL PARTY, ma dovrei rivederlo perché ne ho solo un vago ricordo. Invece ho molto presente LA DONNA PERFETTA, dello stesso regista. Vedo che agli amici del sito non è piaciuto. Peccato. Io devo dire che lo rivedo sempre volentieri. Riprende il noioso discorso, molto anni 80, del marito frustrato a causa della moglie in carriera e lo ridicolizza in modo intelligente.

  3. zonavenerdi

    Si ha la sensazione che in questo film manchi qualcosa.La coppia gay, poi è assolutamente stereotipata; anche perchè in una coppia gay nessuno dei due deve fare la “donna” con mosse è gridolini. Una coppia gay è composta da due uomini e ci si aspetta che si comportino da tali (almeno nella normalità è così). Il finale è da dimenticare.

  4. Majin79

    E’ una commediola molto carina, divertente, leggera e con quel minimo di morale finale che in un film leggero non guasta mai… Seppure il film è ricco di stereotipi (non solo verso i gay, ma anche verso le donne), resta comunque a mio avviso molto divertente e con vari (anche se non approfonditi) spunti di riflessione.

    PS è solo una commedia, non aspettatevi troppo e non sarete delusi.

  5. Film divertente, che si avvale della sempre ottima recitazione della Kidman e gioca sul (mai troppo sopito) desiderio di rivalsa maschile sulle figure femminili forti e dominanti..
    La trama, tuttavia, ha dei vistosi vuoti narrativi, i presupposti su cui si reggono gli avvenimenti non tentano nemmeno di sembrare realistici, soprattuto per quanto rigurda la -forzatissima- conclusione (pur se con un colpo di scena inaspettato^^)
    Per una serata senza troppe pretese.

  6. Jim Puff

    film banale che ha molto del “dejà vù”.
    La coppia gay (forse è un vizio del regista Frank Oz) è stereotipata: uno dei 2 uomini è tutto mosse e gridolini!
    Le donne sono tutte automi ma alla fine tutto si rimette a posto: a volte si ride ma pervade la fiacchezza.
    Oz ha fatto di meglio (IN & OUT)

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L’avvocato Walter Eberhart e sua moglie Joanna, potente producer tv di ‘reality show’ poi licenziata in tronco, stanchi di vivere a New York, decidono di trasferirsi nell’idilliaco villaggio di Stepford. Mentre l’uomo trova immediata accoglienza nel misterioso “circolo degli uomini”, la donna riesce a stringere amicizia solo con Bobby, anche lei giunta da poco nella cittadina, e si rende conto che, stranamente, tutte le altre donne della comunità si comportano nello stesso identico modo, quasi fossero programmate alla sottomissione.

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