L'estate addosso

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L'estate addosso

Film ambientato tra Roma, San Francisco, New Orleans e Cuba, la storia di un viaggio che diventa viaggio verso la maturità di quattro giovani che hanno appena terminato le superiori e dovranno entrare all’università. Il regista ha spiegato che è la storia di quattro giovani costretti a rompere il guscio dell’adolescenza, costretti a confrontasi con la loro essenza. I giovani sono interpretati da Matilda Lutz, attrice italiana emergente che sarà la protagonista del prossimo capitolo del “Ring”; Brando Pacitto, il bell’attore lanciato dai “Braccialetti rossi”; e gli attori americani Joseph Haro, conosciuto per “Glee”; e Taylor Frey, già visto in “Gossip Girl”, “G.B.F.”). I due attori americani interpretano una coppia gay che ospita dei giovani italiani un po’ all’antica. Spiega il regista: “Quest’incontro genera dinamiche di gruppo che non solo definiscono le loro diverse esplorazioni culturali, ma anche un’inattesa interazione emotiva. Ci sono delle dinamiche di innamoramento, di infatuazione e di fascinazione non corrisposta”. Questa la trama ufficiale: Marco ha 18 anni, sta per diplomarsi al liceo ma di fronte alle fatali scelte della vita, è terribilmente angosciato dall’incertezza assoluta sul proprio futuro. L’estate “della maturità” subisce un improvviso colpo di scena quando, in seguito ad un incidente con lo scooter, Marco riceve dall’assicurazione un risarcimento che gli consentirà di partire per San Francisco. Con suo grande disappunto però, anche Maria, una compagna di scuola soprannominata da tutti “la Suora”, partirà alla volta della sua stessa meta, ospite della stessa coppia di amici contattati dal compagno di classe Vulcano. All’aeroporto di San Francisco ci sono ad attenderli due ragazzi, Matt e Paul. Quel che Vulcano non ha detto è che Matt e Paul convivono e sono una coppia gay. Irritazione e pregiudizio si manifestano immediatamente e Marco prende ancor di più le distanze da Maria “la Bigotta”. Nonostante le premesse, nei giorni seguenti i quattro amici inizieranno a conoscersi, gettando le basi per costruire un’amicizia imprevista e sorprendente e i giorni inizieranno a trascorrere veloci e nuovi per tutti loro. Questa diventerà presto la loro Estate. Per sempre.
Muccino ha scritto la sceneggiatura con il suo amico americano Dale Nall, cosa che gli ha permesso di entare a fondo nella cultura contemporanea di quel Paese. Ha detto che “questo film ha un orizzonte più ampio dei miei film precedenti, si rivolge ad un pubblico più vasto, non solo perché è girato in inglese [oltre che in italiano, ndr], ma per il fatto che tratta di un argomento universale, la scoperta della sessualità. L’estate che racconta è un’estate di transizione, e ogni generazione ha la sua memorabile e irripetibile estate”. Le musiche del film sono firmate da Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che confessa. “Per la colonna sonora abbiamo lavorato direttamente sulle immagini del film, nel senso che non ho scritto le canzoni “a tavolino”, mentre Muccino girava, ma con il film montato e senza musiche ho chiesto al regista di segnarmi i punti dove sentiva ci dovesse essere musica e ce la siamo inventata punto per punto, quasi in diretta”. Il film non è stato selezionato per il concorso veneziano 2016 ma vi partecipa ugualmente nella sezione “CinemaNelGiardino”. L’uscita nelle sale italiane è prevista il 15 settembre 2016.

synopsis

A gay couple living in San Francisco takes in two strangers traveling from Italy to start a new life in America, discovering each other and forming the most unlikely of relationships along the way.

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Questo film al box office

Settimana Posizione Incassi week end Media per sala
dal 29/09/2016 al 02/10/2016 18 51.930 649
dal 22/09/2016 al 25/09/2016 6 316.906 847
dal 15/09/2016 al 18/09/2016 4 757.222 1.833

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Un commento

  1. Un film leggero, che forse si dilunga un po’ troppo nella durata (purtroppo il dover seguire i sottotitoli in italiano affatica un po’). Niente di che. Una regia più americana che italiana: i soliti giovani nullafacenti ma stranamente pieni di soldi che si concedono il lusso di avere dubbi esistenziali della durata di un flash. La storia gay è trattata all’americana, politicamente corretta e patinata. Insomma un filmetto godibile, che si dimenticherà in fretta.

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