3 Generations - una famiglia quasi perfetta

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3 Generations - una famiglia quasi perfetta

Il film, prodotto da Big Beach (Little Miss Sunshine), è una originale esplorazione delle problematiche connesse all’identità di genere, centrato sull’adolescente Ray (Elle Fanning, Maleficent) che vive a New York con la madre single Maggie (Naomi Watts, Mulholland Drive), decisa ad iniziare il processo di trasformazione da femmina a maschio. La madre, che non riesce ad abbandonare la casa in cui è cresciuta, ha molte difficoltà ad accettare la trasformazione della sua unica figlia, mentre la nonna Dolly (Susan Sarandon, già lesbica nell’ultimo film girato, Tammy), una sveglia manager che condivide la sua casa in pietra arenaria con la compagna Frances, ha molta comprensione ma nello stesso tempo sta vivendo una difficile crisi con Frances. Storia divertente e toccante che mette a confronto tre generazioni di donne e ci mostra come in ogni fase della nostra vita sia faticoso rimanere fedeli a se stessi. Naomi Watts è anche produttrice esecutiva del film. Il film esplora l’universo transgender, questa volta ambientato ai nostri giorni. Dalla recensione di Mattia Pasquini (Film.it): “Polemiche sciocche, strumentali, ma facili da prevedere per un film che si fonda sull’orgoglio della propria identita’ sessuale e della forza d’animo necessaria per riuscire a farsi riconoscere dal mondo per come ci si sente e non per come si è nati. Non facile per un adolescente “nato nel corpo di una ragazza”, ma fortemente intenzionato a intraprendere la terapia ormonale necessaria a raggiungere lo scopo di diventare maschio a tutti gli effetti. Questa la spina dorsale del film, che però non ne esaurisce i livelli e i motivi di interesse. Tenuto vivo, intanto, dal poker di protagoniste. Accanto alla Fanning infatti duettano Naomi Watts (la madre) e Susan Sarandon (la nonna, al fianco della compagna di vita Frances) in una casa piena di “jazz, colori e caos”. E donne. Tutte sensibili e pronte a sostenere il/la nipote nella sua faticosa lotta; al pari di Harvey Weinstein, produttore da sempre di film ‘furbi’ e costruiti ‘per l’Oscar’.”

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Questo film al box office

Settimana Posizione Incassi week end Media per sala
dal 24/11/2016 al 27/11/2016 14 117.691 1.200

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3 commenti

  1. Allora, non saprei da dove cominciare. Il film manca di ritmo e lo definirei tutto fuorche’ avvincente, tanto che in alcuni punti per via dei dialoghi calanti, rasenta la noia. Il personaggio di Ray a tratti suscita antipatia, forse perche’ di rado siamo abituati a vedere adolescenti in via di transizione cosi’ sostenuti e coccolati come e’ Ray all’ interno della storia. Chi non vorrebbe una madre come Naomi Watts? Cosi’ accorta e attenta alle esigenze del figlio? Per non parlare di una nonna strepitosa come Susan Sarandon che nonostante le iniziali perplessita’ riguardo l’identita’ del nipote si apre sempre di piu’ alla sua sofferta realta’ in cambiamento. Nell’ insieme il film si lascia guardare per via delle interpretazioni delle attrici che nonostante gli sforzi di coinvolgimento interpretativo rimangono permanentemente sottotono. Peccato, questa pellicola con i dialoghi giusti avrebbe potuto fare faville.

  2. Nonostante un ottimo cast di attrici femminili il film è piatto e scontato, noioso, sembra sempre che debba succedere qualcosa di importante, ma non succede mai. Pessima sceneggiatura direi. Avrei abolito tutte quelle scene ripetitive di Ray sullo skate e Ray davanti al pc a montare il video (oltre che le scene di un Ray isterico oltre misura) e avrei dato più spessore e intensità alle scene di dialogo.

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Articolo da indiewire.com (28/7/2015):

ABOUT RAY tells the stirring and touching story of a family of ABOUT RAY living under one roof in New York as they must deal with a life-changing transformation by one that ultimately affects them all. Ray (Fanning) is a teenager who has come to the realization that she isn’t meant to be a girl and has decided to transition from female to male. His single mother, Maggie (Watts), must track down Ray’s biological father (Donovan) to get his legal consent to allow Ray’s transition. Dolly (Sarandon), Ray’s lesbian grandmother is having a hard time accepting that she now has a grandson. They must each confront their own identities and learn to embrace change and their strength as a family in order to ultimately find acceptance and understanding.

Scheduled for a September 18th limited release, Sarandon revealed some precious details about the film in a wonderful recent interview with Variety.

“[The film] is a story about a family comprised of a lesbian couple that’s been together for a long time,” Sarandon said. “I own the brownstone, and I allow my daughter (played by Naomi Watts) to raise her daughter (Elle Fanning) there. The father has not been present, and the movie opens with a discussion of how Elle can get the hormones necessary to transition before the next school year. In order to that, she has to get the signature of her father[…] All along, my character says, ‘Why can’t she be a normal lesbian?’ But she’s not a lesbian–she’s a boy. Then at some point, I say to Elle, ‘I thought you were too young to know what you wanted. I was just afraid. Now I realize who you are and who I love is not changing. The only thing that’s changing are the details.’ I think what’s extraordinary about adding transgender to all the evolutions is that our coloring box has that many more possibilities. We have that many more crayons to color outside the lines. That’s an exciting thing.”

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