20 centimetri

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20 centimetri

…Scostumato e sfacciato musical comedy, molto zapaterista, post Almodóvar. Farina del sacco di Ramón Salazar che racconta, esagerando con dosi di kitsch, di un travestito-prostituta sull’orlo di una crisi di nervi per colpa di un residuo virile di 20 cm. peraltro molto gradito dai clienti e preso come unità di misura della felicità. Trionfo swing di musica e cultura gayesca e goyesco, bellissimi innesti di musical all’americana, sogni della nostra narcolessia: è sempre meglio che vivere. Per audience di nicchia, ma divertente nella sua voglia dissacratoria anche se non offende mai, è tutto nella scia del risaputo e carino, omologato nel gergo e in alcune inutili volgarità.
Mónica Cervera, musa del regista, ha le physique du role, un trionfo di grottesco, in un insieme di urlanti e goduriose. Pablo Puyol, divo tv, è il macho che non disdegna i 20 cm.
(M. Porro – Corriere della Sera)

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18 commenti

  1. thediamondwink

    Eccezionale, ho apprezzato molto l’ilarità e la recitazione di Monica Cervera, bravissima. Il film bello davvero! Eccellenti gli intermezzi narcolesso-musicali (:D), ideati con intelligenza e che mi hanno ricordato i video e il personaggio di Lady Gaga (ovviamente so che il film è stato girato prima …).
    Mi sono piaciuti tutti gli attori, hanno recitato davvero bene, anche la regia non male, ottime molte inquadrature!

    P.S. Qualcuno ha fatto caso che nei titoli di coda True Blue è stata scritta da Madonna “Coccone”!?! hahahahah

  2. istintosegreto

    Tutto il mondo sembra adorare il serpentone che LA protagonista nasconde in mezzo alle cosce. Perfino il super “macho” di cui si innamora non vede l’ora di mettersi a 90.
    Eppure LEI vuole farselo tagliare.
    Attorno all’idea centrale del taglio del pistolone si costruisce una trama ironica e scanzonata. Personaggi improbabili, canzoncine strampalate, ma anche sensibilità e sentimento.

  3. l’ho visto ieri sera in prima serata sulla tv di stato spagnola, da morir dal ridere. voto – 5. sti spagnoli hanno stufato, sempre le solite storie di Kulattoni

  4. e ricordo che la bruttezza non è un metro nel giudizio di un attore..altrimenti la bellucci sarebbe la nostra migliore attrice…suggerisco un bellissimo e simpatico volumetto di Umberto Eco “Storia della bruttezza” per assaporare la bellissima bruttezza dell’arte….

  5. il film è realmente bello, e va visto solo ed esclusivamente in lingua originale. ho visto la versione italiana, una tragedia..non riesce a rendere la vita della spagna di quartiere..e le frasi che in spagnolo sembrerebbero azzeccatissime nella traduzione appaiono battute volgari..nella versione originale il film è decisamente bello. molto.

  6. Francesco

    film carino, bella colonna sonora ma sicuramente non è un cult movie e sicuramente è stato sopravvalutato dalla critica. Brutti gli attori e brutto il doppiaggio italiano.

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Marieta è un transessuale e in realtà si chiama Adolfo. E’ lo stesso nome che aveva suo padre e lei vorrebbe abbandonarlo per sentirsi a tutti gli effetti una donna, ammirata, rispettata e in sintonia con il nome stampato sui suoi documenti. Ma tra lei e il suo sogno ci sono quei 20 centimetri… Inoltre Marieta soffre di narcolessia e, nei momenti più inaspettati, cade preda di un sonno improvviso. Però è proprio mentre dorme che le riescono dei magnifici numeri musicali nei quali canta meravigliosamente e si sente una vera donna.

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