Xavier Dolan

Xavier Dolan
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  • Data di nascita 20/03/1989
  • Luogo di nascita Canada/Quebec

Xavier Dolan

Bello e fascinoso, Xavier Dolan, nato a Québec nel 1989, è ormai riconosciuto come uno dei principali talenti del cinema contemporaneo, l’enfant prodige di un cinema originale, impregnato di un forte omoerotismo.

Dichiaratamente gay, Xavier è un regista dotato di grande ingegno, di cui è narcisisticamente consapevole. Il suo cinema, dai molti riferimenti cinefili (da Truffaut a Bertolucci, da Garrel a Wong Kar-wai), scava a fondo nelle ferite che lacerano il cuore e la mente dei personaggi: la solitudine, i sogni non realizzati, il rifiuto, il dolore. Ma sa anche emozionare lo spettatore attraverso uno stile quanto mai moderno, spesso volte pervaso da un’estetica da videoclip, con scene erotiche quanto mai intriganti.

Il primo film, scritto a 16 anni, uscì nel 2009: J’ai tué ma mère (Ho ucciso mia madre). Hubert (lo stesso Xavier) è un ragazzo gay di 16 anni che vive squassato da complessi di colpa, soprattutto per il rapporto edipico, di amore/odio, nei confronti della madre, che disprezza fortemente per i suoi valori volgari. Così attraversa le esperienze tipiche della sua età, amicizia e sesso su tutti, con voracità ma anche esasperatamente, proprio perché vissute all’ombra di quell’opprimente figura materna che lo ossessiona. Nello stesso tempo, spinto anche dal suo ragazzo Antonin e dall’amica Julie, cerca di riconquistare un rapporto con lei, con la quale alla fine per molti versi si ritrova.

L’anno successivo fu la volta di Les amours imaginaires (Gli amori immaginari), la storia di un triangolo amoroso, scandito dalle strazianti note di Bang Bang di Dalida ed esaminato in tutte le tappe, fino alla guarigione finale. Il gay Francis (lo stesso Xavier) e Marie sono amici affiatati. Un giorno rimangono fulminati dalla bellezza di Nicolas, che diventa l’oggetto del desiderio di entrambi. Ambedue cercano dunque di sedurre con ogni maniera il giovane che però, sfuggente e ambiguo, di fatto si nega. Fra gelosie e isterie, Nicolas, in fondo poco interessato, alla fine parte per un viaggio, lasciando i due nello struggimento più totale. Quando torna viene però lasciato a distanza da Francis e Marie, i quali, proprio quella sera, trovano un altro bel ragazzo da contendersi…

Nel 2012 Dolan ha girato Laurence Anyways, lungo circa tre ore, il primo film in cui non recita. È la storia di un amore impossibile, in cui la transessualità è trattata in termini non camp ma umani e sofferti. Laurence è uno scrittore e docente etero, innamorato di Frédérique (detta Fred). Nel giorno dei suoi trent’anni, Laurence rivela a Fred, infastidita dalla notizia, di non sentirsi più a suo agio col proprio corpo maschile che non corrisponde al suo vero Io, giacché dentro si sente donna. Quindi decide di vestirsi da donna in ogni occasione, creando imbarazzo e subendo discriminazioni. In tutto ciò continua però l’amore per Fred, nel frattempo sposatasi: i due si rincorrono e ritrovano lungo l’arco di anni, finché le contraddizioni non spezzano definitivamente il rapporto. Alla fine Laurence si opera: il suo sogno è finalmente realizzato.

Tratto da una pièce teatrale di Michel Marc Bouchard, Tom à la ferme (Tom nella fattoria) è un thriller psicologico, zeppo di tensione erotica. Tom (lo stesso Dolan) va in un paese di campagna al funerale di Guy, il suo compagno morto improvvisamente. Lì si rende conto che solo Francis, l’aggressivo e omofobo fratello maggiore di Guy, sa della sua esistenza (la madre vedova ritiene che il figlio stesse con una ragazza). Francis tiranneggia Tom, costringendolo, attraverso minacce di ogni tipo, a non rivelare niente per non turbare la madre e il paese tutto. Tra i due nasce presto un rapporto ispido di reciproca attrazione, dai toni fortemente sadomaso, con Tom succube dell’altro.

L’ultimo film, Mommy (che sarà distribuito sui nostri schermi da Good), ha incantato il pubblico di Cannes. Ancora una volta è incentrato sulla figura della madre e sull’adolescenza, stavolta però con minori spunti gay (ma sia Steve sia il rapporto fra le due donne lasciano margini d’ambiguità). Come College Boy (un clip di Dolan per il gruppo degli Indochine, lo si trova facilmente online), è girato quasi totalmente in un curioso formato quadrato. È la storia di Diane – una vedova alle prese col figlio adolescente Steve, violento ma soprattutto afflitto da deficit di iperattività – che trova un formidabile conforto in una vicina di casa, Kyla. 

 

Vincenzo Patanè

Xavier Dolan è presente in queste opere:

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